Ospedale di Agropoli, Ciarambino: emblema della presa in giro dei cittadini

Ernesto Rocco

“Questo ospedale è l’emblema della presa in giro dei cittadini perché ne viene messa a repentaglio la salute. Una struttura smantellata da Caldoro e avviata ad una lenta agonia con De Luca”. Parole di Valeria Ciarambino, candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della regione Campania, che ieri ha iniziato il suo tour elettorale lungo la costiera del Cilento. Il primo appuntamento ad Agropoli, prima sul Lungomare dove ha incontrato attivisti e simpatizzanti e poi presso il nosocomio cittadino, da molti considerato l’emblema della cattiva gestione della sanità sul territorio.

Aperto lo scorso luglio, con tanto di cerimonia alla quale ha presenziato lo stesso Governatore De Luca, ad oggi l’ospedale civile funziona ancora a ritmo ridotto e resta fuori dalla rete dell’emergenza. “De Luca ha tagliato i nastri del nulla perché qui non ci sono servizi per garantire il diritto irritto alla salute”, ha detto la Ciarambino che non ha risparmiato critiche ai suoi sfidanti, definiti “assassini della sanità in Campania”. “Hanno usato tecniche omicide diverse – ha proseguito la candidata 5 Stelle – Caldoro ha agito con l’uccisione immediata grazie al decreto 49 con cui escluse 16 ospedali dalla rete dell’emergenza, tra cui Agropoli. De Luca creando ospedali solo su carta, insicuri e sotto un’unica direzione generale”. E questo è proprio il caso di Agropoli, accorpato a Vallo Della Lucania. “Questo presidio non può essere un Dea di Primo Livello solo perché accorpato a Vallo – ha detto Valeria Ciarambino – inoltre ha un orizzonte temporale limitato: Oggi c’è personale a tempo limitato assunto in Alpi o con ricorso agli straordinari. A settembre chiuderà di nuovo”.

Dopo le accuse le proposte: “Noi faremo di Agropoli un pronto soccorso vero e un ospedale sicuro con 15 posti letto per medici, chirurgia e ortopedia e servizi h24 con assunzioni serie. Ne faremo ventimila in sanità, vogliamo colmare la carenza, ma serviranno anche altre unità per realizzare ospedali di comunità pure in aree interne”. Infine l’idea di un ospedale della Valle del Sele da realizzare in tempi rapidi.

Terminata la tappa agropolese Valeria Ciarambino si è trasferita ad Ascea, dove ad attenderla c’era anche il Ministro Costa. Qui è stato l’ambiente al centro del suo discorso.

“La tutela dell’ambiente sarà un’opportunità per produrre nuova occupazione – ha esordito la candidata pentastellata – Tutelare l’ambiente equivale non soltanto a restituire aria pulita e terra bonificata a una regione devastata da decenni di veleni, ma anche a produrre nuova occupazione. Ogni settore produttivo sarà interessato da una riconversione nella direzione della sostenibilità e sarà questo un punto di forza della nostra economia.
“Gestione dei rifiuti, economia sostenibile nei parchi e nei piccoli comuni dell’entroterra, trasporti in chiave green, qualità dell’aria, stop discariche abusive e roghi tossici: in Campania permangono nodi irrisolti da sempre e adesso è il momento di voltare pagina e rendere la regione all’altezza delle sue enormi potenzialità”, ha invece dichiarato il ministro dell’Ambiente Costa a margine dell’incontro con cittadini e attivisti.

Ultimo appuntamento ad Agnone Cilento, buen retiro della candidata. Qui ha casa e ha scelto di sposarsi. Con gli attivisti locali ha partecipato ad un banchetto sul Lungomare.

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