La ricetta: Frittata di pasta, dal riciclo al finger food

Letizia Baeumlin

La frittata di pasta è stato sempre considerato un piatto di “riciclo”, oggi però con le diverse varianti lo abbiamo reso un piatto per svariati consumi. Un tempo la frittata “magica” veniva preparata solitamente il lunedì con l’avanzo di pasta condita con sugo al ragù cilentano della domenica e visto che è ottima da gustare anche fredda spesso diveniva il pranzo al sacco dei mariti che passavano la giornata lavorativa fuori casa.
Oggi la troviamo sui tavolini dei bar ad accompagnare l’aperitivo e sui banchetti delle feste. Ma in questo periodo dell’anno sarà uno squisito pranzo da portare al mare. Con pasta corta o lunga, che sia rossa o bianca la frittata di pasta è uno dei nostri piatti sempre gradito da grandi e piccini.

Vediamo come prepararla:
Per 4 porzioni cuociamo in abbondante acqua salata 250 gr di spaghetti, lasciamo raffreddare. A parte sbattiamo con una forchetta 5 uova intere, 100 gr di cacio grattugiato e della pancetta a cubetti circa 150 gr. Aggiungiamo le uova alla pasta, amalgamiamo bene tutto e mettiamo in una padella antiaderente di diametro 24 cm con un filo di olio di oliva e lasciamo cuocere per circa 10 minuti a fiamma moderata, giriamo con l’aiuto di un piatto o un coperchio e lasciamo cuocere l’altro lato. Poniamo su carta assorbente e in base all’utilizzo serviamo calda o a temperatura ambiente. In alternativa alla pancetta possiamo utilizzare prosciutto cotto o crudo oppure salame. Purché siano sempre i nostri prodotti locali.

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