Quattro anni fa la tragedia dei sub di Palinuro

Letizia Baeumlin

Tre amici, Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola, un’unica passione, quella per il mare, e un unico tragico destino che il 19 agosto li ha accomunati. Una tragedia senza pari per la comunità di Palinuro.
Quattro anni sono passati da quel giorno in cui i tre sub, usciti per un’immersione nella grotta della Scaletta, nelle acque di Capo Palinuro, non hanno fatto più ritorno a casa.

Tragedia dei sub di Palinuro, la storia

«Sono passati quattro lunghi anni – racconta Mariarosaria, moglie di Mauro Cammardella – tutti mi dicevano pian piano arriverà la rassegnazione, ma, ogni giorno senza lui è un giorno tolto alla mia vita. Sarebbe stato orgoglioso dei nostri figli, dei loro successi, purtroppo ci ha lasciati troppo presto e senza aver avuto il tempo di capire cosa stesse succedendo. Una morte così crudele, quello che ogni tanto penso e mi dà forza sono le sue parole che mi risuonano come un dolce eco: “se un giorno -diceva Mauro- dovessi morire, mettimi l’imbracatura e portami nel mio mare”. Con il ricordo di queste parole voglio immaginare che lui abbia finito i suoi giorni sereno. In questi giorni ho potuto riabbracciare la figlia di Silvio, è stata una emozione indescrivibile, abbiamo passato delle ore a parlare di questo giorno di quattro anno fa, abbiamo condiviso nuovamente un dolore che ci legherà per la vita», conclude Mariarosaria.

Con queste dolcissime parole, invece, Assunta Tancredi vuole ricordare il fratello Mauro medico stimato, persona sempre impegnata nel sociale e sempre ben disposta a tendere una mano in aiuto ai suoi conterranei:

«Non si può non guardare il mare, che abbiamo la fortuna di avere sotto gli occhi al risveglio ogni mattina, senza pensare a lui e al suo ricordo. Mare che ha amato disinteressatamente, la passione sincera e l’impegno per la divulgazione della conoscenza sono il più grande lascito che hai donato a questa terra, unito ad uno smisurato senso di altruismo. Manca ogni giorno di più.È rimasto in sospeso l’ultimo tuo tramonto, un tramonto qualsiasi, ma come dice Dante: ” …che volge al desio e intenerisce il core..” mentre seduto sul tuo terrazzo con lo sguardo all’orizzonte, immobile rimani a goderlo fino all’ultimo lembo di luce.
Ciao Mauro, ovunque tu sia…
»

Mauro Cammardella e Mauro Tancredi erano due sub esperti, il primo era solito ogni anno, il primo gennaio, immergersi nella stessa grotta per brindare al nuovo anno. Questa sera come ogni anno presso la Parrocchia Santa Maria Di Loreto a Palinuro la Santa Messa in suffragio dei tre sub.

La storia

19 agosto 2016: tre sub scompaiono nelle acque di Palinuro. Sono Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola. Per loro, nonostante le ricerche, non c’è stato nulla da fare. I tre muoiono durante un’escursione nella Grotta della Scaletta, a Capo Palinuro. Il corpo del primo sub, Mauro Cammardella, fu recuperato soltanto due giorni dopo, a 50 metri di profondità, dai sommozzatori dei vigili del fuoco e dal gruppo speleologi e alpinisti del Veneto. Qualche ora dopo ecco anche il corpo di Mauro Tancredi.

Bisognerà aspettare altre 24 ore, invece, per riportare a galla Silvio Anzola, milanese, rinvenuto in un posto più lontano a quello dove furono trovati i suoi compagni.

La tragedia sconvolse le comunità locale. Cammardella e Tancredi, in particolare, erano esperti di immersioni eppure in quella grotta sono morti per annegamento, avendo finito l’ossigeno.

Da allora le grotte sono rimaste chiuse. Sono ben quindici i morti registrati in zona dal 1984 ad oggi. Prima dell’episodio dello scorso anno, nel 2012, morirono nella grotta degli Occhi Andrea Pedroni di anni 41, Douglas Rizzo di anni 41, Susy Barbara Cavaccini, di anni 36 e Panaiotis Telios di anni 23.

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