Agropoli, posidonia sull’arenile libero: scatta la protesta dei vacanzieri

Ernesto Rocco

AGROPOLI. Dovevano rappresentare la principale risorsa turistica del territorio e invece, da anni, alcune spiagge di Agropoli sono state ridotte a discariche di posidonia. Ogni tratto di litorale è caratterizzato dalla sua piccola o grande montagna di alghe (piante marine) spiaggiate. Il sindaco Adamo Coppola, prima dell’emergenza covid, aveva chiarito che la soluzione per il loro smaltimento era stata trovata. L’emergenza sanitaria ha fatto slittare tutto al prossimo anno.

Posidonia spiaggia: maggioranza divisa

In realtà neanche la stessa maggioranza consiliare ci crede davvero e lo ha dimostrato il siparietto che è andato in scena nell’ultimo consiglio comunale, quando all’ottimismo del primo cittadino sulla possibilità di rimuovere la posidonia, si è contrapposto il realismo di presidente del consiglio Massimo La Porta secondo il quale le alghe non saranno eliminate nel breve periodo (leggi qui).

La protesta dei bagnanti

La posidonia è sinonimo di buona qualità del mare, continuano a ribadire dal comune, ma sulle spiagge in pochi sono disposti a conviverci. La loro presenza è diventata una vera e propria ossessione tant’è che in alcuni casi sono stati anche i turisti ad alzare la voce. E’ accaduto questa settimana al Lido Azzurro. Uno stabilimento balneare, di fronte all’inerzia dell’amministrazione comunale, ha disposto la rimozione della posidonia che il mare aveva trasportato a riva. La stessa è stata poi raccolta su una carriola accumulata a margine dell’arenile libero. Di fronte a questa operazione, “autorizzata dal comune” a detta del giovane che stava eseguendo l’intervento, è stata oggetto della levata di scudi di alcuni bagnanti che hanno protestato fermamente per quanto stava accadendo. Alcuni si sono affacciati ai balconi per chiedere spiegazioni.

“Già siamo stati privati di gran parte della spiaggia libera tra nuove concessioni e alghe, ora il Comune consente di gettare le alghe su quel poco di spiaggia che ci è rimasta?”, si chiede un bagnante.

Polemica anche un’altra turista: “Sono anni che ho la casa fittata al Lido Azzurro e ho visto crescerne il degrado a causa dei lavori e delle alghe che hanno ammassato qui, per non parlare del degrado del fiume”.

Ennesime polemica di un’estate in cui i bagnanti hanno spesso lamentato problemi lungo la costa libera, tra servizi assenti, mancata manutenzione e altri disagi.

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