Screening di massa a Pollica, Confcommercio: “inopportuni”

Redazione Infocilento

Dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani, l’invito rivolto a titolari e dipendenti di imprese commerciali e turistiche a sottoporsi volontariamente al tampone Covid-19. Una decisione a scopo precauzionale ma che non piace a tutti e così scoppia la polemica con la delegazione Confcommercio Campania Costa del Cilento Nord che accusa il primo cittadino di aver intrapreso una iniziativa ritenuta inopportuna.

La finalità di tutela generale della salute pubblica non è in discussione, ma questo insieme ad altri interventi di prevenzione e monitoraggio degli ingressi e presenze nel Comune andava gestito in tempi e modalità diverse, a partire dalla fine del lockdown o, almeno, dai primi di giugno, attraverso una serie di misure di progressiva analisi della situazione – spiega Letizia Pepe, coordinatore Confcommercio Cilento Nord – In particolare, è il caso di rammentare, solo a titolo informativo, che la scrivente Associazione di categoria, con una lettera datata al 5 maggio 2020, aveva affrontato l’argomento allegando fattive proposte rivolte ai vari sindaci dei comuni interessati. Entrando nello specifico, nel documento si sollecitava il monitoraggio degli ingressi nei comuni, l’organizzazione di un controllo capillare sulle spiagge libere, la verifica delle misure da adottare nelle strutture ricettive minori. Per essere efficace, a nostro dire, la prevenzione deve anticipare gli eventi in una tipologia di comune che registra un flusso turistico da poter, agevolmente, stimare a priori. Dunque, la linea del rigore di fine stagione appare inutile, oltre ad avere un sapore sanzionatorio verso le attività di impresa”.

Secondo la coordinatrice di Confcommercio le attività osservano rigorosamente le disposizioni anticovid imposte da Governo e Regione. “In tal modo, secondo la situazione dei singoli esercizi, contribuiscono appieno al contrasto dell’epidemia; d’altro canto, se le amministrazioni, a lavori in corso, sollecitano improvvise campagne di screening di massa, non hanno tenuto conto che possono provocare danni seri agli imprenditori, senza ottenere risultati concreti”.

Concludendo, la Pepe lascia un contro-invito alle istituzioni locali:“Si auspica che l’Amministrazione di Pollica riveda scelte particolarmente infelici, oltretutto comunicate in modo superficiale ed equivoco”, conclude Letizia Pepe.

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