Cilento protagonista nella Guida alle Birre d’Italia di Slow Food

Katiuscia Stio
Birra

E’ stato presentato nelle scorse settimane ed è già in libreria e disponibile anche online, l’edizione 2021 della Guida alle Birre d’Italia targata Slow Food. Si tratta della più autorevole pubblicazione in materia, frutto del lavoro di circa una novantina di collaboratori sparsi su tutto il territorio italiano, coordinati dal duo piemontese Eugenio Signoroni e Luca Giaccone.

Nel loro viaggio all’insegna del luppolo hanno recensito e selezionato produttori in tutte le regioni, cercando di raccontare le realtà in maniera ancora più selettiva. Il risultato è una radiografia puntuale di 387 birrifici artigianali, nella passata edizione (quella del 2019) erano 597.

Due i riconoscimenti riconosciuti: la Chiocciola, come sempre assegnata ai “birrifici eccellenti e slow riconosciuti per la qualità e la costanza delle birre, ma anche per il ruolo svolto nel settore birrario nazionale, per l’identità e per l’attenzione al territorio e all’ambiente”, e l’Eccellenza, “un nuovo riconoscimento per i birrifici che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione”.

Il Cilento non manca in questa speciale classifica grazie al birrificio dell’Aspide di Roccadaspide che conquista le chiocciole insieme a Sorrento – Massa Lubrense, nel napoletano. Ci sono poi le “Eccellenze” che in Campania vanno a Karma – Alife (CE), Okorei – Mariglianella (NA),
Serrocroce – Monteverde (AV), Bella ’Mbriana – Nocera Inferiore (SA).

Da questa edizione la Guida alle Birre d’Italia di Slow Food si arricchisce con una nuova sezione che segnala i locali per comprare e bere birra artigianale: una mappa di pub, bar, enoteche e beer shop sparsi per tutta la Penisola da non perdere. Anche qui il Cilento è presente con il Pub agropolese “Beer Hunters” di via Flavio Gioia.

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