Autovelox di Agropoli: “Noi Consumatori” chiede verifica legittimità

Ernesto Rocco

Tornano gli autovelox sulla Cilentana e con essi le polemiche che come da consuetudine li accompagnano. Nella giornata di ieri gli automobilisti hanno segnalato la presenza di apparecchi mobili per il controllo elettronico della velocità ad Agropoli e Rutino.
Nel primo caso gli uomini della polizia municipale effettuavano il rilevamento della velocità nel punto in cui insisteva l’autovelox fisso, disattivato l’inverno scorso poiché privo di autorizzazione dell’Anas.

A Rutino, invece, controlli tra gli svincoli Perito e Omignano con un cartello che secondo alcuni automobilisti non era facilmente visibile. Tali situazioni hanno determinato rabbia e malcontento, raccolto dall’avvocato Giuseppe Russo, a capo dell’associazione Noi Consumatori di Castellabate che da anni ormai segue con attenzione la vicenda.

Con una nota inviata alla Polizia Stradale si chiede una verifica sulla legittimità degli apparecchi utilizzati e sulle modalità con cui avviene il rilevamento della velocità.

«I controlli elettronici della velocità sulla SS18 ex Cilentana sono sottoposti alla preventiva autorizzazione dell’Ente proprietario della strada (ANAS) e, difatti, per codesta ragione, l’autovelox fisso di Agropoli è stato dismesso e impacchettato per mancata autorizzazione ANAS (motivo per il quale la Prefettura di Salerno AREA III BIS ha accolto tutti i ricorsi depositati dallo scrivente avvocato a tutela di plurimi automobilisti) e per lo stesso motivo l’autovelox fisso di Vallo della Lucania (anch’esso impacchettato) non è andato mai in funzione», ricorda Russo.

L’avvocato cilentano, inoltre, evidenzia che «il decreto prefettizio circa il controllo elettronico della velocità sulla SS18 ex Cilentana risulta essere decaduto in quanto mai integrato e rinnovato dalla Prefettura di Salerno e lo stesso avrebbe applicazione e validità solo se il limite di velocità è pari ad 80 km orari (85 con la famosa tollerabilità secondo legge».

Oggi, invece, sulla Cilentana la velocità massima consentita è di 50 chilometri orari e pertanto, secondo Russo, «tali operazioni di
controllo non potrebbero essere effettuate in quanto il famoso decreto prefettizio circa il controllo elettronico della velocità».
Di qui la richiesta «di verificare se le suddette operazioni di controllo elettronico della velocità siano conformi alle disposizioni prefettizie alias di verificare se il summenzionato decreto prefettizio sia decaduto e se tali controlli possano essere effettuati con limite di velocità pari a 50 km orari. Infine si chiede di verificare se sussiste l’autorizzazione dell’ANAS proprietaria della strada».

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