Castellabate, parcheggia su sulle strisce blu ma col pass disabili: multato

Sergio Pinto

CASTELLABATE. Trovare aree di sosta per chi ha disabilità sta diventando un problema e spesso porta anche a spiacevoli conseguenze.Era successo qualche settimana fa ad un giovane che si è visto aggredire verbalmente da una persona che a Palinuro aveva parcheggiato irregolarmente sugli stalli per i portatori d’handicap. Si è ripetuto negli ultimi giorni ad Agropoli e Castellabate. Nel Comune di Benvenuti al Sud l’episodio è accaduto domenica. Nella serata di ieri un automobilista si è visto multare perché aveva lasciato l’auto sugli stalli blu essendo quelli per portatori d’handicap occupati. Tutto questo nonostante avesse disabile a bordo e regolare contrassegno.

Chieste spiegazioni alla polizia municipale si è visto indicare un cartello il quale precisa che “i veicoli in possesso di contrassegno invalidi possono sostare per la prima ora gratuitamente previa esibizione disco orario. A partire dalla seconda ora sono tenuti al pagamento del ticket”. Una questione che ha causato rabbia e indignazione tanto che l’uomo ha deciso di presentare ricorso per far valere i suoi diritti.

L’orientamento dei giudici è stato sempre quello di non permettere ai titolari di pass invalidi la sosta sulle strisce blu gratuitamente. Ma lo scorso anno la Cassazione si è pronunciata diversamente chiarendo che chi non riesce a trovare un posto libero nei parcheggi destinati ai disabili – quelli cioè contrassegnati dalle strisce gialle – ha diritto a lasciare l’auto sulle strisce blu gratis, ossia senza pagare il ticket. Non importa se l’interessato è senza patente e ad accompagnarlo in centro città è un parente. Sarebbe, infatti, discriminatorio prevedere una diversa disciplina tra chi, pur non potendo deambulare, ha la licenza di guida e chi, invece, non l’ha più.

Sempre secondo “gli ermellini” i Comuni devono prevedere, anche per i disabili senza auto e senza patente, un permesso speciale per parcheggiare gratis all’interno delle strisce blu, al di là delle esigenze professionali o di cura del titolare.

Per la Cassazione è, infatti, indiscutibile che i disabili, per accedere al centro cittadino, non abbiano le medesime opportunità delle persone non disabili, che possono servirsi senza difficoltà di altri mezzi di locomozione, quali biciclette o motocicli, che sono, invece, interdetti normalmente ai disabili, o mezzi pubblici il cui utilizzo è consentito anche ai disabili, ma con modalità di non sempre facile applicazione.

Il precedente giurisdizionale non sembra essere stato recepito e il caso di Castellabate non rappresenta un caso isolato.

Nei giorni scorsi, infatti, un turista aveva parcheggiato sul Lungomare San Marco di Agropoli in uno stallo per disabili, esibendo apposito contrassegno, ma si è visto redarguire da un agente di polizia locale secondo il quale non essendo a bordo l’invalido l’auto doveva essere rimossa. L’uomo ha precisato che la donna era stata fatta scendere pochi minuti prima dall’auto per raggiungere l’abitazione poco distante. Insomma l’auto poteva restare sugli stalli solo con il disabile a bordo. “Secondo il suo ragionamento – denuncia il turista – la legge prevede che gli stalli gialli debono essere sempre vuoti o occupati dagli invalidi nell’auto”.

Insomma per chi accompagna persone con difficoltà motorie sono tempi duri e soprattutto manca una disciplina certa che permetta di comprendere con precisione come comportarsi.

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