Agropoli: sosta a pagamento e pochi stalli bianchi, è polemica

Arturo Calabrese
Parcheggio Landolfi

AGROPOLI. Dopo il parcheggio della scuola “Scudiero”, nei giorni scorsi anche quello dlel’ex campo intitolato al tenente Gino Landolfi è diventato totalmente blu e quindi a pagamento. Accade ad Agropoli, dove negli ultimi giorni parcheggiare per usufruire della cittadina, dei servizi, per poter godere delle bellezze e delle spiagge è diventato un esborso economico non indifferente. La questione che maggiormente ha indignato i turisti che continuano a scegliere Agropoli per le loro vacanze è quella legata al “Landolfi”.

Doveroso andare con ordine: circa un mese fa, dopo l’esperimento tragicamente fallito della chiusura del lungomare al traffico veicolare, il sindaco Adamo Coppola annunciò agli agropolesi, nel consueto video messaggio, che Agropoli avrebbe avuto nuovi parcheggi gratuiti ove poter posteggiare in totale libertà. Si tratta di una delle poche promesse mantenute dal primo cittadino cilentano, ma dietro quelle belle parole si celava un piccolo “inganno”.

Il parcheggio Landolfi, area importantissima a supporto delle attività del centro cittadino, laddove cioè si dovrebbe sviluppare maggiormente la vita di un paese, prevedeva una parte di stalli gratuiti e una a pagamento. Palazzo di Città ha ben pensato di tinteggiare l’intera area col colore blu, rendendo però il parcheggio gratuito dalle ore 8.00 del mattino alle 18.00 di sera e a pagamento dalle 18.00 alle 2.00 di notte. Tali orari sono stati divulgati tramite comunicazioni ufficiali del Comune e non è dato sapere cosa accada dalle 2.00 di notte alle 8.00 del mattino, ma col volere avere chiarimenti su quest’ultimo aspetto si peccherebbe di pignoleria. Per parcheggiare negli orari serali si deve pagare e il balzello secondo soprattutto i residenti non è contenuto. La sosta ad Agropoli costa 2 euro la prima ora e 1 euro le successive, frazioni comprese. Un salasso per quelle persone che lavorano negli orari serali, le attività ricettive in zona sono tantissime, ma anche per le altre realtà commerciali che temono il ridursi dell’afflusso di persone in particolare dal lunedì al giovedì. La tassa per parcheggiare sul suolo agropolese ha già fatto il suo debutto con malumori considerato il numero notevolmente ridotto di stalli bianchi.

Tali malumori vengono acuiti dalle modalità con cui il balzello si deve pagare: le macchinette predisposte per corrispondere il pagamento non accettano banconote e carte di debito o prepagate, ma soltanto monete. Su di esse è pubblicizzata la funzionalità di un’app con la quale, senza utilizzo di denaro contante, si può dare all’ente comunale quanto dovuto. In quest’ultimo caso, però, si sono registrati episodi in cui l’automobilista avrebbe ugualmente ricevuto la contravvenzione.

A peggiorare la situazione è la totale assenza di servizi. A Trentova ad esempio sono registrati sovente furti nei parcheggi sterrati posti lungo via Fontana dei Monaci. «Non è possibile pagare 3 euro per meno di 2 ore – le parole di un turista napoletano – questi prezzi li troviamo in Costiera dove tutto funziona meglio. Si paga una cifra esorbitante soltanto per parcheggiare, ma il veicolo non è nemmeno custodito e tutti siamo a conoscenza di cosa accade alle auto in sosta. Credo che oggi – chiosa – sarà l’ultimo giorno in cui metterò piede ad Agropoli». Questa situazione dovrebbe durare fino al 30 di settembre, ma altre cattive sorprese potrebbero essere dietro l’angolo.

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