Roccadaspide: l’odissea di una 95enne. 10 ore per un ricovero

Katiuscia Stio
Ambulanza

Odissea per un ricovero in ortopedia. E’ la storia di un’anziana di Roccadaspide, Emanuela Pazzanese, residente nella frazione Carretiello. La donna, 95 anni, si è fratturata il femore.
I familiari prontamente avvisati dal vicino si recano sul posto e chiamano il 118 richiedendo l’ambulanza che giunge dall’ospedale di Roccadaspide”, racconta Loredano Quaglia, nipote dell’anziana. “I sanitari dell’ambulanza deducendo che si tratta di rottura di femore – aggiunge – chiamano la centrale operativa e chiedono ai familiari se preferiscono
ricoverare l’anziana signora a Battipaglia o Eboli; i familiari
scelgono Battipaglia, ma la centrale operativa dopo qualche minuto,
allertata nuovamente, indica di portare l’anziana signora ad Eboli”.

Problema risolto? No, perché arrivati ad Eboli, l’accettazione del pronto soccorso chiede come mai sia lì e non a Roccadaspide. “Dopo tre ore di analisi, il Dottore del pronto soccorso conferma la rottura del femore e comunica la mancanza di posti in ortopedia, non solo ad Eboli ma addirittura in tutta la provincia e che a suo parere il 118 doveva far portare l’anziana al pronto soccorso di Roccadaspide”, dice il nipote della 95enne.

Unica disponibilità di un posto in ortopedia è stato trovato
a Piedimonte Matese, ovvero a circa 200
Km da Roccadaspide, dove abita la signora. Qui l’anziana signora è giunta alle 5.15 di stamani ovvero a 10 ore dalla caduta.

“Allora ci chiediamo come mai il 118 ha spedito l’anziana signora a
pronto soccorso di Eboli e non a quello di Roccadaspide, perché
questo ospedale non viene utilizzato in pieno? Perchè in altri
ospedali dello stesso DEA si parla male del nostro ospedale?”, queste le domande dei familiari.

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