Agropoli: petizione contro la soppressione di una sezione della scuola materna

Angela Bonora

AGROPOLI. “No alle classi pollaio” è quanto chiedono i genitori degli alunni della Scuola dell’Infanzia del 1° circoloSanta Maria delle Grazie“. In particolare Chiara Izzo, rappresentante del circolo didattico, ha deciso di organizzare una raccolta firme contro la decisione dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Salerno che prevede la chiusura di una sezione della scuola materna, riducendo le classi da sei a cinque.

Alla base del provvedimento la diminuzione degli iscritti per l’anno scolastico 2020/2021 rispetto agli anni precedenti; di conseguenza sarà soppressa una sezione con un aumento di unità per alcune delle cinque sezioni rimanenti. Per questo i 10 alunni della sezione mista verranno separati, suddivisi e ridistribuiti per quattro delle cinque preesistenti classi omogenee.

In vista di un anno scolastico incerto dal punto di vista epidemiologico questo provvedimento comporta un alto rischio per la sicurezza sanitaria dei bambini, andando contro le recenti disposizioni ministeriali anti Covid-19 per le cosiddette “classi pollaio”, costituite da 24/25 alunni ciascuna. Inoltre sarà estinta la sezione mista, considerata molto importante per l’accoglienza di alunni di età diverse, interrompendone bruscamente, la continuità didattica.

“L’iniziativa nasce dalla preoccupazione di genitori ed io anche in qualità di rappresentante di circolo non potevo far passare la cosa inosservata. Ritengo che, in questo periodo storico di grande incertezza sanitaria a causa della pandemia da Covid-19, il distanziamento fisico degli alunni nelle scuole sia il primo importante criterio da rispettare. Pertanto invito tutti i cittadini di Agropoli a firmare per difendere la salute dei nostri bambini” dichiara Chiara Izzo.

Tutti coloro che volessero firmare la petizione, sostenendo l’iniziativa dei genitori della scuola materna Santa Maria delle Grazie, per tutta la settimana dopo le 18:00 troveranno un banchetto in Piazza Vittorio Veneto.

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