Controlli in ristoranti e pescherie del Cilento: sequestri e sanzioni

Sergio Pinto

Attività di controllo da parte degli uomini della capitaneria di porto di Palinuro contro la pesca e il commercio illegale. L’attività dei militari, diretti dal comandante Francesca Federica Del Re, ha portato a verifiche in mare ma anche in ristoranti e pescherie presenti nei comuni del territorio. Disposti sequestri e sanzioni. A Pisciotta è stato individuato un cospicuo quantitativo di prodotti ittici detenuti in un noto ristorante e privi di tranciabilità. Il pesce è stato sequestrato.
In una attività del Comune di Santa Marina, invece, sono state rinvenute 1,5 tonnellate di pesce che venivano conservate in celle frigorifero senza che fosse possibile risalire alla sua provenienza. Il prodotto anche in questo caso era privo della necessaria documentazione relativa alla tracciabilità.

Sequestri per le stesse ragioni a Camerota, in una nota pescheria. I militari hanno comminato al proprietario una sanzione di 1500 euro e hanno provveduto al sequestro del pesce.

L’attività di controllo in mare, invece, ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di nasse posizionate da ignoti a Scario. Queste erano prive dei necessari elementi di identificazione e segnalate con una semplice bottiglia di plastica. Episodio simile nello specchio acque antistante Sapri, dove è stato scoperto un palangaro di circa 10 Km di lunghezza privo dei segnalamenti marittimi previsti e della marcatura di identificazione. Pure in questo caso è scattato il sequestro.

L’attività del personale delle capitanerie di porto per reprimere gli illeciti connessi alle norme sulla commercializzazione o detenzione di prodotti ittici con particolare riferimento alla tracciabilità proseguirà anche nelle prossime settimane.

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