Arbitri: quota rosa a confronto con la cilentana Maria Marotta

Christian Vitale
arbitri maria marotta
Maria Marotta direttore di gara

Rafforzate le debolezze e migliorate i punti di forza trasferendo certezza agli eventi che vi si pongono dinanzi”. Parole pronunciate dal Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Campania, Virginio Quartuccio, per aprire l’ultima riunione tecnico – didattica, a sugellare una intensa attività svolta in questi tre mesi di emergenza sanitaria Covid. Una call conference che ha visto la partecipazione di tutti i Componenti del massimo organo regionale ed impreziosita dalla lezione di un ospite d’eccezione, l’internazionale Maria Marotta della Sezione di Sapri.


Gli spunti emersi

Un faccia a faccia con gli arbitri donna inserite negli organici regionali. Una fetta di Associazione divenuta realtà in un mondo, quello del calcio, nel quale il pregiudizio ed il confronto con gli uomini, oramai, è scomparso. Un cuore pulsante delicato, affascinante ma per nulla scontato. Nelle due ore di riunione, però, si sono spesso intervallati momenti che richiedevano estrema attenzione, con altri meno impegnativi nei quali il Presidente Quartuccio ha cercato anche di stemperare la tensione istituzionale scherzando con le collegate e facendo capire che era un confronto fatto per crescere e quindi non dovevano avere paura di sbagliare.

Le parole del Presidente Quartuccio ai fischietti rosa


“Voi rappresentate la squadra di donne arbitro, un gruppo valido che dirige con serietà le partite dei campionati regionali. Divertitevi e godetevi questi momenti, sfruttate e apprezzate queste occasioni didattiche di crescita e confronto con un’internazionale e non date nulla per scontato. Se siete qui vuol dire che state dimostrando di avere qualità”.


Le dichiaraizioni di Maria Marotta

Desidero innanzitutto ringraziare il Presidente Quartuccio per aver organizzato un appuntamento come questo. Un evento nel quale ad emergere è la forza e la volontà delle donne. Per raggiungere grandi obiettivi ed ottenere risultati bisogna lavorare ed impegnarsi tanto. Mai abbattersi. Gli insuccessi ci possono anche essere perché gli unici che non sbagliano mai sono quelli che non fanno nulla. L’importante è reagire agli errori, risollevarsi subito, dimostrare competenza regolamentare ed essere sempre se stessi. La cura del particolare rappresenta la reale differenza, e su questo è sempre più importante applicarsi. Preparazione atletica, precisione tecnica e aspetto comportamentale: questi rappresentano i tre focus di riferimento per fare il salto di qualità. Non arrendetevi mai, andate in campo contente ed orgogliose, ma soprattutto allenate, concentrate e determinate, ma mai superficiali”.

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