La ricetta: ziti alla genovese

Letizia Baeumlin

Ingannevole il nome di questa antichissima ricetta partenopea legata a più di una leggenda. Una di queste narra che il condimento a base di carne e cipolle sia nato nel XV secolo dalle numerose bettole gestite da cuochi genovesi sul porto di Napoli. Questo piatto oggi è divenuto un a vera e propria prelibatezza, tanto che, si dice che una volta assaggiato non se ne possa più fare a meno.

Vediamo come prepararlo: per 4 persone.

In una pentola a bocca larga far rosolare su di un fondo di olio d’oliva 2 carote con un gambo di sedano grattuggiati, aggiungere poi 500 gr di carne di manzo tagliata a pezzettoni, (la più indicata è la parte finale dello scamone), lasciar rosolare a fiamma vivace poi aggiungere 3 cipolle dorate tagliate a fettine molto sottili, appena le cipolle si imbiondiscono sfumare con un bicchiere grande di vino bianco e lasciare evaporare. Aggiustare di sale. A questo punto aggiungere dell’acqua calda (per non spezzare la cottura della carne e quindi farla indurire). Coprire con un coperchio e lasciar cuocere a fuoco lento per circa 4 ore aggiungendo, ogni volta che si assorbe, dell’acqua (sempre calda). Nel frattempo spezzate gli ziti e non dimenticate che i pezzettini sfaldati sono il boccone migliore. A cottura ultimata condite la pasta con il sughetto e servite aggiungendo la carne.

Un buon “Greco Di Tufo” potrà accompagnare questo delizioso piatto bilanciandone il gusto delicato ma deciso.

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