LND: retrocedono le ultime quattro. Beffa Agropoli

Bruno Marinelli
Serie D lnd dilettanti
Cosimo Sibilia

Doccia non fredda, ma gelida per l’Agropoli. La società cilentana aveva sperato in questi giorni d’attesa nella permanenza in Serie D, ambizione legittima data la non ufficialità della retrocessione sul campo (situazione però quasi disperata), ma la LND, come al solito mal gestita e mal rappresentata, ha avuto l’ardire di creare il “casus belli” in nome dei suoi tanto amati bizantinismi che, come logica vuole, creeranno quest’estate una valanga di ricorsi.

All’unanimità infatti si è deciso di congelare la classifica e tale proposta arriverà alla FIGC. Nel girone H quindi promosso il Bitonto, mentre vanno in Eccellenza oltre all’Agropoli, il Francavilla, il Grumentum ed il Nardò. La Nocerina si dovrebbe salvare per i migliori risultati negli scontri diretti.

Il presidente Sibilia al termine della riunione del consiglio direttivo ha tronfamente dichiarato: “Abbiamo agito con la massima accortezza e nel rispetto delle linee indicate dal Consiglio Federale in ordine a promozioni e retrocessioni in Serie D – ha commentato il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti – “consapevoli che non fosse affatto semplice affrontare la situazione tenendo conto delle peculiarità verificatesi. Ritengo sia stato fatto un lavoro scrupoloso, confortato dall’unanimità del voto in Consiglio Direttivo e guidato dal principio del merito sportivo, al quale la LND si è sempre attenuta. Credo ci siano le condizioni, anche nell’ottica della sempre più auspicata riforma del sistema calcistico italiano, di poter successivamente andare a soddisfare le ambizioni di chi avrà i requisiti oggettivi per nutrirle. Ora attendiamo il pronunciamento del massimo organismo della FIGC sulle nostre proposte. Poi finalmente potremo cominciare a pensare alla nuova stagione, con l’augurio di ripartire più forti e decisi di prima”.

Dunque ora la palla passa a via Allegri, ma verosimilmente non sarà l’ultima battaglia in quest’estate calcistica che sarà infuocata.

Condividi questo articolo
Exit mobile version