“AAA…A Roscigno offresi distanziamento sociale”

Ernesto Rocco
Roscigno

ROSCIGNO. L’emergenza coronavirus potrebbe cambiare il nostro modo di vivere. E’ quanto sostengono gli esperti, secondo i quali una volta passata la pandemia avremo un modo diverso di comportarci, staremo più attenti ai luoghi da frequentare e magari anche a quelli in cui vivere. Partendo da questa premessa per molti il covid-19 potrebbe essere l’occasione per il rilancio delle aree interne, borghi in cui non ci sono assembramenti, la vita è meno caotica e l’aria è salubre. Di questi posti nel Cilento, Vallo di Diano e Alburni ce ne sono tanti: centri dell’interno ma anche piccoli paesi costieri.

Potrebbe essere questa l’occasione per il rilancio? Il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, ci sta pensando. Tra il serio e il faceto il primo cittadino ha scelto di fare un appello: “AAA… offresi distanziamento sociale, per gli interessati contattate il Comune”. Che il rischio di assembramenti possa essere evitato è certo. Del resto Roscigno negli ultimi 50 anni ha perso più della metà della popolazione e quella del coronavirus potrebbe essere l’occasione per rilanciare il paese e aumentare il numero dei suoi abitanti. Possibilità o utopia? Ipotesi concreta quella di ripopolare queste zone che comunque hanno ancora gli stessi problemi che hanno portato centinaia di persone ad andare via? Gli enti sovracomunali hanno privato negli anni i centri dell’interno di tutti i servizi: istruzione, sanità, mobilità, viabilità, lavoro. Questi sono solo alcuni dei settori in cui si segnalano delle criticità. E’ possibile allora rilanciare le aree interne basandosi soltanto sulla necessità di cambiare stile di vita ma senza che vi siano politiche nazionali mirate?

In attesa di avere risposte il sindaco Palmieri prova a lanciare il suo slogan. Del resto non è la prima volta che propone iniziative simili. Negli anni scorsi, seguendo le orme di alcuni stati europei come il Portogallo, pensò ad una tassazione minore per i pensionati che avrebbero scelto Roscigno come loro dimora. Anche in quel caso, però, le idee di Palmieri hanno dovuto scontrarsi con una realtà sulla quale sembrano essere proprio gli Enti sovracomunali i primi a non credere.

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