Ventura: “Difficile negare la promozione a chi ha investito”

Christian Vitale
Gian Piero Ventura
Ventura Salernitana

Gian Piero Ventura  ospite nella serata di ieri in una trasmissione sportiva di Telecolore, ha parlato del delicato momento che stiamo vivendo e della possibile ripartenza dei campionati.  L’allenatore della Salernitana, nei gironi passati, aveva esternato le sue perplessità, come puoi leggere qui, sulla possibile ripresa dei tornei. 

Ventura sul protocollo di sicurezza

“Bisogna vedere come viene interpretato questo protocollo, è difficile anche per diverse squadre di serie A attuarlo alla lettera. Non tutti hanno un centro sportivo con camere, ristoranti e quant’altro.  Quanto al protocollo, fino a quando non saremo in campo non potremo sapere in quali problematiche potremo imbatterci. Ma ribadisco un concetto: se ho 24 calciatori che vengono da due mesi di quarantena e frequentano un solo campo e un solo albergo come possono ammalarsi successivamente? Se non ci alleniamo normalmente non ha senso, il calcio è uno sport di contatto. Il vero grande problema sono le trasferte, il protocollo deve essere più chiaro. Facciamo un passo alla volta”.

Il parere del tecnico granata

” Secondo me, però, si dovrebbe riprendere a giocare e le leghe devono trovare un accordo, dal momento che A e B hanno un destino incrociato. Come in tutte le cose, però, ci sono interessi e necessità e tante situazioni che non si possono commentare. Secondo me si tornerà in campo con un pizzico di attenzione in più del solito, ma quel protocollo minuzioso e dettagliato vada un attimino rivisto. Ci vorrà un anno per tutti: per gli sport olimpici, per le attività lavorative, per ogni cosa. Senza vaccino il rischio ci sarà sempre. Vi faccio fare una riflessione: se non si riparte il problema non è chi vince lo scudetto, ma come si fa a negare la Serie A a chi come il Benevento ha fatto investimenti? Come stabilisci le retrocessioni? Ci sono in ballo miliardi di euro, se dovessero fermare il campionato quello successivo non può ripartire a suon di ricorsi” . 

Ventura  sulla confusione legata alla ripresa

Aspettiamo quando i numeri diranno che si può riprendere, in quel momento nessuno vorrà andare allo sbaraglio nel rispetto della salute, anzitutto, e della professione. Non ha senso indicare una data.Non bisogna perdere di vista il momento drammatico che sta attraversando tutto il mondo. Una volta che si decide di ripartire ci sarà la possibilità di giocare, ma occorre valutare i tempi perché ci sono 400 morti al giorno ed è necessario riflettere.  Parlano tante persone e si crea confusione, sembra quasi una gara a chi si smentisce prima. Ci vorrebbe un pizzico di buonsenso e di riflessione, prima o poi però si deve ricominciare a patto che ci siano le condizioni.  Toccherà ai medici stabilire quando in base alla discesa dei contagi“.

Condividi questo articolo
Exit mobile version