Corteo funebre a Ceraso: il caso si allarga. S’indaga

Carmela Santi

“Funerale” con tanto di corteo. Una decina di partecipanti tra cui un figlio della defunta arrivato dalla Lombardia. In altri tempi la scena sarebbe passata quasi inosservata, invece in piena emergenza coronavirus ha sollevato non poche perplessità. E quanto accaduto nella giornata martedì a Ceraso. Per l’ultimo saluto ad una anziana donna deceduta per cause naturali all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Il carro con il feretro era atteso a Ceraso, doveva portare la salma direttamente al cimitero cittadino per l’ultimo saluto in forma privata così come previsto dalle disposizioni vigenti per l’emergenza coronavirus. Invece il carro funebre, con al seguito altre auto radunate nella piazza del paese, ha raggiunto l’abitazione della donna. Qui gli addetti dell’agenzia funebre avrebbero preso la bara a spalle con al seguito le altre persone scese dalle auto per avvicinarla all’abitazione.

Davanti alla casa della defunta sarebbero state lette delle preghiere e solo dopo il carro sarebbe ripartito per il cimitero anche con tanto di scampanate. Inevitabilmente si è formato un piccolo corteo a cui non è sfuggita la presenza di un figlio della donna arrivato dal nord. L’intero episodio ha sollevato incredulità ma anche preoccupazione da parte della comunità locale. Subito è stata informata l’amministrazione comunale. I cittadini hanno chiesto di far chiarezza sull’accaduto. Per il figlio della defunta è scattata la sanzione prevista. E’ rientrato senza informare le autorità locali e non ha osservato la quarantena. Già ieri mattina è stato raggiunto dai vigili urbani. Così come a palazzo di città stanno lavorando per identificare le altre persone che hanno preso parte al funerale.

Purtroppo l’emergenza coronaviris non consente di poter accompagnare nell’ultimo viaggio i propri cari. Per quanto può essere triste. Le restrizioni ci chiedono di restare a casa anche nei momenti di dolore. Tra i presenti al corteo anche alcuni cittadini del posto titolari di attività commerciali in altri comuni del Cilento. Da qui una ulteriore preoccupazione della comunità locale. Sull’episodio arrivano le precisazioni del primo cittadino Gennaro Maione, “stiamo verificando effettivamente come sono andate le cose, al momento abbiamo raccolto diverse testimonianze. Non appena avremo la situazione chiara e completa non esiteremo a far scattare provvedimento se dovessero esserci le condizioni. Se c’è stato un corteo sanzioneremo tutti”.

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