“Pollica nelle aree di attrazione culturale”: richiesta al Mibact

Antonio Pagano
Stefano Pisani sindaco Pollica

Il Comune di Pollica, guidato dal Sindaco Stefano Pisani, ha richiesto al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo di comprendere anche il territorio comunale nella delimitazione delle aree di attrazione culturale di cui al decreto MIBACT del dì 11 maggio 2016.  

Con tale decreto venne istituito un regime di aiuto per sostenere la filiera culturale e creativa e rafforzare la competitività delle micro, piccole e medie imprese, finalizzate allo sviluppo ed al consolidamento del settore produttivo collegato al patrimonio culturale italiano. A seguito del Programma Operativo Nazionale (FESR) 2014-2020 Cultura e Sviluppo sono stati approvati gli elenchi degli attrattori di rilevanza strategica e la delimitazione preliminare delle rispettive aree di riferimento.

Il decreto medesimo nell’elencare gli attrattori di rilevanza strategica e la delimitazione preliminare delle rispettive aree di riferimento limita nel Cilento il Parco Archeologico di Velia ai soli Comuni di Ascea, Casal Velino, Castelnuovo Cilento, Ceraso, Pisciotta, San Mauro la  Bruca ed il Museo e il Parco Archeologico di Paestum ai soli Comuni di Capaccio, Cicerale, Giungano, Roccadaspide, Trentinara, Eboli, Albanella ed Agropoli.

“L’estensione pure al territorio del Comune di Pollica dell’area di attrazione culturale, giustificata anche dal fatto che in questo territorio insistono aree in cui sono stati rinvenuti reperti archeologici dell’Antica Grecia e dell’Impero Romano. – dice il Sindaco Pisani – E’ stato pure accertato che l’area marina “Torre La Punta” di questo Comune e l’asta terminale del Fiume Mortella alla frazione Pioppi “Porto del Fico” sono stati degli antichi porti della antica civiltà greco-romana e della Città dell’antica Velia. Oltre alle due torri di epoca normanna presenti sulla costa, il Castello Vinciprova della frazione Pioppi del XVII secolo, al Palazzo Capano del 1290, al Convento Francescano del 1625, la Chiesa di San Pietro del 1524, al Monastero di Costantinopoli del XV secolo, ail Palazzo Baronale Mazziotti di Celso alla frazione Celso e il Palazzo dei Baroni Galdi del 1605 alla frazione Galdo, non bisogna dimenticare che questo Comune è riconosciuto due volte sito dell’UNESCO come sede della Dieta Mediterranea e come territorio facente parte del Parco Nazionale del Cilento. A tal proposito il Decreto medesimo riserva rilievo a parte per i siti  UNESCO”.

Di qui la richiesta: “Bisogna che anche questo territorio comunale venga inserito nelle aree interessate dal Decreto MIBACT del dì 11 maggio 2016″.

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