Paestum: si lavora per portare alla luce l’altra metà dell’anfiteatro

Emilio Malandrino

I turisti che si recano in visita al parco archeologico di Paestum possono vederne soltanto metà. Perché l’altra metà dell’anfiteatro si trova sotto la strada che taglia in due il sito archeologico, la “Tirrenia Inferiore”, costruita nel 1829 per collegare Salerno con le Calabrie. Ma quello che fino a poco tempo fa sembrava soltanto un progetto ambizioso, si avvicina, passo dopo passo, a diventare realtà: presto potrebbero partire i lavori per ultimare lo scavo e sarà possibile ammirare il monumento di epoca romana nella sua interezza.

La Giunta comunale di Capaccio Paestum, infatti, ha dato mandato al Settore Lavori Pubblici di avviare ogni iniziativa per completare l’iter progettuale e cominciare le opere che consentiranno di restituire il monumento alla completa visione dei visitatori.

Già nel febbraio del 2018 l’amministrazione comunale, all’epoca guidata da Franco Palumbo, approvò lo studio di fattibilità del progetto denominato “Scavo spettacolare dell’anfiteatro romano e dismissione di un primo tratto della ex Ss 18”, redatto dal responsabile dell’Area III Rodolfo Sabelli. L’importo era di quasi 4 milioni. Venne anche sottoscritto un accordo ad hoc con il Parco Archeologico di Paestum.

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