I Gd degli Alburni lanciano l’iniziativa: #LEGGIDI’ Storie in quarantena

Redazione Infocilento
Libro

“La situazione con cui noi, come singoli, ma soprattutto come collettività, ci stiamo rapportando in questo periodo è, senza dubbio, particolare ed insolita. È la prima volta che la nostra generazione, come del resto anche le precedenti, si trova di fronte ad una epidemia virale di tali dimensioni”. Esordiscono così i Giovani Democratici di Alburni e Valle del Calore che lanciano una particolare iniziativa per affrontare questo periodo in cui le uscite vanno limitate al massimo.

La proposta si chiama “Leggidì: Storie in quarantena”. Si parte domani e si prosegue fino al prossimo 3 aprile.

In cosa consiste?
“Da giovedì, ogni giorno, mediante i nostri canali social, consiglieremo la lettura di libri, con annesse recensioni e commenti. I libri che condivideremo sono quelli che, in qualche misura, ci hanno appassionato o che sono stati elementi importanti nella nostra formazione culturale e umana – fanno sapere i GD – Abbiamo diviso la settimana in modo semplice: ad ogni giorno corrisponde un genere letterario e un libro!”

Lunedì: poesia. Martedì: letteratura del nuovo millennio. Mercoledì: fantasy. Giovedì: saggistica (politica, filosofia, sociologia, psicologia, scienze). Venerdì: giallo/noir/poliziesco. Sabato: classici (fino al ‘900). Domenica: LIBRI CONSIGLIATI DA VOI!

“Durante la settimana, infatti, vi chiederemo tramite sondaggi quali sono i libri che più vi hanno appassionato, quelli a cui siete più legati o che, in qualche modo, hanno inciso nel vostro sviluppo umano e culturale – spiegano i Giovani Democratici – La domenica verranno pubblicati sui nostri canali social!”

“Questo è il nostro modo per uscire fuori dalle mura domestiche anche in un momento in cui è strettamente consigliato di restare chiusi in casa: anche se il corpo è relegato nella propria dimora, tramite i libri e la lettura si può lo stesso viaggiare, con la mente, verso mete inesplorate che possono senz’altro arricchire l’anima ed il bagaglio culturale di ognuno”, concludono.

Condividi questo articolo
Exit mobile version