Coronavirus, nuovo decreto: ecco quali negozi restano aperti

Fiorenza Di Palma

Tutti i negozi chiusi con le dovute eccezioni. È quanto prevede il nuovo decreto del Presidente del Consiglio Giuseple Conte. Ma quali sono le attività che dovranno abbassare le saracinesche e quali resteranno aperte?

Saranno garantiti trasporti, servizi bancari, finanziari e postali. Così come potranno continuare a lavorare le aziende agricole e zootecnice nel rispetto delle normative igeniche sanitarie. Resteranno aperte le farmacie, i supermercati, i negozi alimentari, mentre fabbriche e industrie sono invitati a chiudere i reparti non indispensabili. Saranno garantiti tutti i servizi di pubblica utilità.

Aperti anche tabacchi, benzinai, artigiani, idraulici e meccanici, così come le edicole. Il governo ha reso noto che resta consentita la consegna a domicilio.

A chiudere sono tutte le attività commerciali e vendita al dettaglio. Serrande abbassate per tutti i negozi che non vendono beni di prima necessità. Chiusi bar, pub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, mense. Conte ha incoraggiato le aziende a disporre lo smart work per i dipendenti, o il ricorso alle ferie o congedi.

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