Il Comune di Orria entra a far parte della rete “Città Slow”

Antonio Pagano

Orria. Il Comune di Orria, guidato dal Sindaco Mauro Inverso, ha manifestato la volontà di aderire all’Associazione “Città Slow” la rete internazionale delle città del buon vivere, facendo propri i principi contenuti nel Manifesto e aderendo allo Statuto della stessa associazione.

L’obbiettivo prioritario dell’Amministrazione è quello di promuovere diffondere la cultura del buon vivere, attraverso la ricerca, la sperimentazione, l’applicazione di soluzioni per l’organizzazione delle città; per il raggiungimento di questi obbiettivi l’Ente intende aderire alle iniziative promosse da “Città Slow”.

Cittaslow International è una rete di città presente in diversi paesi in tutto il mondo, in Europa dove è nata e in tutti gli altri continenti. Fondata il 15 ottobre 1999 a Orvieto, Cittaslow è un’associazione senza scopo di lucro che associa i sindaci di città piccole o medie uniti dal desiderio di migliorarsi e dare futuro di qualità alle presenti e nuove generazioni. L’obiettivo primario di Cittaslow è preservare lo spirito della comunità e allo stesso tempo trasmettere la conoscenza alle nuove generazioni per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale. Per diventare Cittaslow ogni città deve superare uno specifico processo di certificazione.

Ispirati da Carlo Petrini e dall’esperienza di Slow Food, quattro sindaci di città italiane, Bra, Greve in Chianti, Orvieto e Positano, a fine anni Novanta decisero di fare propria l’idea originaria di Paolo Saturnini, allora Sindaco di Greve in Chianti (Firenze), che immaginò di introdurre nell’azione amministrativa della città alcuni principi che ponevano al centro la lentezza positiva, la sostenibilità e la giustizia sociale. Da allora Cittaslow si è strutturata e dopo vent’anni è presente in trenta paesi con centinaia di progetti che concretamente migliorano ogni giorno il pianeta.

L’Associazione valorizza la realtà delle città e dei loro territori in ogni forma, culturale, ambientale, sociale ed economica, promuove la microeconomia resiliente, lo scambio di buone pratiche lungo la Rete, favorisce azioni di cittadinanza attiva nelle comunità locali in alleanza con le future generazioni.

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