Danni da fauna selvatica in Cilento: dal Codacons appello al Parco

Redazione Infocilento

Una lettera aperta al presidente del Parco Tommaso Pellegrino per chiedere interventi urgenti per aiutare gli imprenditori agricoli. L’iniziativa è del Codacons Comuni Velini, presieduto dall’avvocato Bartolomeo Lanzara che lancia l’allarme per i danni provocati dalla fauna selvatica. “Nel corso di numerosi incontri sul territorio con i cittadini è emerso che quello che interessa veramente gli agricoltori è poter svolgere, senza problemi, la propria attività economica senza preoccuparsi anche della fauna selvatica presente nel Parco. Di conseguenza il rischio è l’abbandono, da parte soprattutto dei giovani, delle imprese agricole”, si legge nella missiva.

Danni da fauna e spopolamento

Il Codacons riassume i dati: 75 comuni su 98, sono in fase di spopolamento. Dal 1961 ad oggi, il calo medio è stato del 30 per cento: 57mila persone sono andate via da questi paesi, 51 dei quali hanno ora meno di duemila abitanti e il calo demografico è molto più evidente e allarmante nei comuni più piccoli dell’interno. Ci sono comuni con meno di 500 abitanti, come Sacco, Serramezzana, Valle dell’Angelo, Sant’Angelo a Fasanella, dove il crollo è del 70 – 80 per cento. “Per questo è necessario intervenire tempestivamente nell’affrontare il problema – dice il presidente Lanzara – quindi, occorrono interventi immediati e risarcimenti adeguati, certi e tempestivi agli agricoltori, sia per i danni diretti determinati dalla perdita di produzione, sia per quelli indiretti (muri a secco…). La diffusione degli animali ha raggiunto dimensioni preoccupanti così seri ai danni all’agricoltura e all’ambiente si aggiungono i danni alle persone e alle strutture, con un aumento di incidenti stradali, anche gravi, e rischi sempre maggiori per la sicurezza dei cittadini”.

L’appello del Codacons

Di qui l’appello: “E’ urgente una nuova ed adeguata politica di contenimento, a partire dai piani di prelievo selettivi, della fauna selvatica presente nell’area. Si rende quindi necessario il monitoraggio costante delle popolazioni di ungulati e di lupi con metodologie innovative”. Il Codacons chiede di organizzare nel più breve tempo possibile un incontro pubblico per discutere con gli agricoltori dei problemi evidenziati e trovare, insieme a loro, un’adeguata e tempestiva risoluzione dei problemi.

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