L’iniziativa dell’agropolese Mico Argirò: la psicosi del virus si combatte con la musica

Arturo Calabrese

Milano sta vivendo un periodo di semi quarantena a causa del CoronaVirus. Alcune scuole sono chiuse, le partire di calcio sono state rinviate e si svolgono a porte chiuse, le porte dei teatri sono sbarrate e in generale si evitano luoghi dove potrebbero crearsi affollamenti di persone. Sicuramente una situazione non felice che viene però esorcizzata dalla sottile ironia tipica del web che prende di mira il Covid-19, la psicosi e tutto ciò che sta nascendo intorno la questione.

Ed è proprio sulla rete che da qualche giorno sta diventando virale l’iniziativa di un cantautore cilentano trasferitosi nella città meneghina per lavoro. Mico Argirò, giovane musicista di Agropoli, ha infatti avviato per il periodo di isolamento “la canzone della quarantena”: ogni sera, alle 18.00, in diretta sui suoi principali canali social il cantautore imbraccia la chitarra e inizia a cantare. Le tre canzoni dei primi tre giorni sono state “Il nulla” dei Baustelle, “Bianca” degli Afterhours e “Mane e Mane” di Enzo Avitabile. Ai followers di Mico l’arduo compito di scegliere le canzoni, in piena democrazia e totale libertà.

«È un modo per rendere più leggero questo clima di tensione che si è creato intorno a noi – spiega l’artista – tra le cose che so più o meno fare vi è prendere la chitarra, suonare e cantare. Ho deciso di intraprendere questa iniziativa per strappare un sorriso a chi mi segue e per regalare un momento di distrazione. Vedere tutta questa psicosi non è bello e quindi è giusto che si faccia qualcosa affinché, anche per un momento, la paura lasci il posto alla spensieratezza».

“Le canzoni della quarantena” stanno riscuotendo un discreto successo di pubblico: «è un bel risultato, forse inaspettato o forse no – continua Argirò – ma io non l’ho fatto per i numeri o per le condivisioni, che servono ad altro, il mio scopo è praticare la bellezza contro la paura. La bellezza – aggiunge – è l’unica arma che abbiamo contro l’ignoranza che in questi giorni si sta rivelando con tutta la sua forza tra allarmismi, notizie false e strambi vademecum. La musica è ciò che ho per frenare tutto ciò, mi diverto e diverto il mio pubblico».

Il giovane cantautore ha diverse canzoni all’attivo, con un vasto repertorio di brani scritti e musicati in cui si sentono e si leggono i grandi cantautori moderni da De André a Guccini. Tra gli ultimi suoi successi vi è “Un altro giugno ’73” girato nel Cilento e dai toni malinconici, che lo ha portato a girare l’Italia in una serie di concerti nelle piazze e nei locali. In questo periodo Mico sta lavorando ad un progetto sul quale vige il massimo riserbo, ma dagli indizi pubblicati sui social sembra che ci sia qualcosa di grosso che bolle in pentola e chissà se, nel prossimo lavoro, non ci sia spazio anche per una storia che parli di virus e di un cantautore che, col suo strumento, tiene alto il morale e regala un sorriso. Quei sorrisi di cui c’è un enorme bisogno e che, fortunatamente, non si esauriscono come le mascherine e il gel antibatterico.

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