Serie D: L’Agropoli attesa dalla Fidelis Andria

Bruno Marinelli

Se non fosse per la drammatica situazione di classifica in casa Agropoli ci sarebbe da essere fieramente orgogliosi. Nel derby, perso oltre i propri demeriti, i delfini sono apparsi tutt’altro che docili, piuttosto dei veri e propri squali. Contro una squadra come quella di Squillante, attualmente superiore, la truppa della società prossima al centenario, ha combattuto più che dignitosamente e nonostante la sconfitta ha ricevuto i meritati applausi del Guariglia. Si guarda, però, già al futuro: vanno sparate le ultime cartucce per provare a centrare miracolosamente i playout, ed in generale per onorare il campionato, magari evitando l’ultimo posto.

Domenica, al ”Degli Ulivi” di Andria, è prevista la sfida contro la formazione di Favarin. Senza gli squalificati Garofalo, Bonfini e Pagano, Procopio dovrà reinventare la difesa. Davanti a Sanchez, quindi, è probabile una retroguardia formata da Matrone, Guida, il rientrante dall’infortunio Ceriani e l’impiego del giovane Stratoti oppure del 2001 Ivan Ziroli.

Le buone notizie dall’infermeria non sembrano finite perchè della partita dovrebbero essere anche Mariani e Proto, due pedine importanti da potersi giocarsi a centrocampo, pronte a giocarsi un posto per formare una linea mediana con gli innesti di Numerato e Cozzolino, anche se naturalmente serve anche qui un under. In attacco dovrebbe ancora essere confermato Doto, una risorsa per la squadra cilentana che sta trovando quella continuità che negli ultimi anni gli è mancata: il maggior numero di partite da titolare gli sta facendo bene.

Ancora fuori Cappiello, per lui il rientro è previsto per la prossima partita, in casa contro il Francavilla. Il tecnico calabrese dovrebbe schierare in attacco il tandem Carrafiello-Orefice: Solazzo non ha potuto allenarsi negli ultimi tre giorni. Il modulo dovrebbe essere il solito 4-4-2 o 4-4-1-1: non c’è infatti molto spazio per inventarsi qualcosa di nuovo. Reduci dal pareggio di Brindisi, piuttosto scialbo a dir la verità, i pugliesi di Favarin dovrebbero rispondere con un 3-5-2, anche se probabilmente, almeno in attacco dovrebbero cambiare gli interpreti: l’ex Gelbison Yeboah e Palazzo sono in predicato di riprendere i loro posti da titolare. Potrebbe tornare in porta l’under Segantini, mentre la retroguardia dovrebbe essere composta da Porcaro, Forte e Zingaro.

Sugli esterni Sambou, ex Picerno, va verso la riconferma a destra con Nannola dall’altra parte. In mezzo, da frangiflutti, Montemurro, ex Altamura, e potrebbe esserci anche Petruccelli, vista la squalifica dell’ex nocerino Iannini. Partita molto delicata per i padroni di casa che si trovano a quota 23 punti: le lunghezze di distanza dalla salvezza diretta sono ora cinque mentre sette sono i punti conquistati nelle ultime sei sfide. Il tre a zero rifilato all’andata dai pugliesi ai cilentani ebbe gravi ripercussioni in casa Agropoli: l’inizio della crisi a tutti i livelli coincise con quella sconfitta.

A seguito di quella partita, del 13 ottobre, il tecnico Ferazzoli si dimise e pochi giorni dopo lo stesso fece Walter Taccone aprendo le porte di un baratro che la nuova dirigenza sta faticosamente evitando per garantire alla maglia delfina il festeggiamento di uno storico traguardo: il centenario per una delle matricole più antiche di tutta la Campania, ma non solo. La sfida sarà diretta dal signor Bozzetto di Bergamo, i suoi assistenti saranno Bernasso di Milano e Romano di Isernia. Si giocherà domenica 16 febbraio alle 15.

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