Agropoli, via libera all’isola ecologica ma non mancano polemiche

Gennaro Maiorano

AGROPOLI. Via libera al progetto per l’isola ecologica di Malagenia. Un’opera atteso da tempo ma anche contestata. L’Ente ha riapprovato nei giorni scorsi il progetto esecutivo. L’isola ecologica sarà realizzata dalla Sarim, su un terreno acquistato dal Comune. Il costo complessivo è di circa 118mila euro. I residenti, però, temono che il sito possa trasformarsi in una discarica ma soprattutto che la presenza di rifiuti causi disagi alle abitazioni vicine, alle aziende ed alle tubature dell’acquedotto che passano proprio sotto il terreno dove dovrebbe essere costruita l’isola ecologica.

Isola ecologica, le proteste

Nei mesi scorsi anche il Comune di Ogliastro Cilento presentò anche un ricorso al Tar contro l’impianto che non ha dato i risultati sperati. I cittadini, riuniti in un comitato “Difesa Ambiente, Territorio e Vivibilità per Malagenia”, continuano a protestare e non sono pronti a fare passi indietro come del resto il Comune. Anche le opposizioni si mostrano critiche. Il consigliere Agostino Abate ha preannunciato un’interrogazione sul caso.

L’importanza di un’isola ecologica

Al di là delle critiche, la realizzazione di un’isola ecologica risulta per molti fondamentale. Attualmente, infatti, i camion della Sarim eseguono la trasferenza dei rifiuti dai mezzi più piccoli a quelli più grandi nel parcheggio adiacente lo stadio “Guariglia” o in altri luoghi privi dei requisiti previsti dalla legge. Gli stessi “svuotacantine” attendono da tempo l’apertura di un’isola ecologica dove portare i rifiuti, soprattutto ingombranti. L’assenza di un sito del genere favorisce la nascita di tante micro discariche sul territorio comunale.

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