Fondi per gli ospedali di Cilento e Diano, Agropoli escluso

Ernesto Rocco
Ospedale Agropoli

45 milioni di euro. Questa la cifra che l’Asl Salerno ha previsto di impiegare nel prossimo triennio. È stato approvato, infatti, il piano triennale per le opere pubbliche. Per il comprensorio del Cilento e Vallo di Diano gioie e dolori. Previsti investimenti per i presidi di Vallo della Lucania, Roccadaspide, Sapri, Polla e Sant’Arsenio. Il “San Luca” già nel corso del primo anno potrà beneficiare di 1,5 milioni di euro, a fronte di un progetto per 5 milioni complessivi, per l’adeguamento funzionale e l’impiantistica. Ulteriori 615mila euro, invece, andranno per l’adeguamento della tanatologia. 640mila euro, infine, per realizzare per realizzare i locali del dipartimento di prevenzione UCCP e consultorio familiare.

Trecento mila euro a fronte di un milione per adeguamento funzionale ed impiantistico di Roccadaspide, al fine di ospitare l’ospedale di comunità. Per la residenza sanitaria assistenziale stanziati ulteriori 300mila euro a fronte dei necessari 3 milioni. 450 mila euro per il nuovo distretto sanitario Capaccio – Roccadaspide.

Per l’Immacolata di Sapri 600mila euro (ne sarebbero necessari 6 milioni) per l’adeguamento antisismico e l’ampliamento del corpo fabbrica principale. Ulteriori 753 mila euro serviranno per l’adeguamento alla normativa antincendio. Stesso intervento, quest’ultimo, anche per il “Curto” di Polla. Previsto uno stanziamento grazie a fondi Cipe di 370 mila euro. Nel Vallo di Diano risorse anche per Sant’Arsenio: 2,1 milioni per interventi di riqualificazione. A Padula, per l’ex clinica Fischietti, 495mila euro.

Nel comprensorio del Cilento e Vallo di Diano, l’unico presidio rimasto fuori dalla distribuzione delle risorse è Agropoli e sul caso monta la polemica. “45 milioni di euro per lavori di ripristino ed adeguamento per altre strutture sanitarie e per noi che abbiamo una struttura nuova non c’è un centesimo per farla ripartire”, accusa Gisella Botticchio, consigliere della Lega.

Critico anche l’ex vicesindaco Elvira Serra: “Agropoli è fuori da tutto. Ci diano una spiegazione urgente. Purtroppo la mamma delle bufale è sempre incinta e quante ne avete raccontate! Firmate carte inutili e poi sui progetti essenziali totale latitanza”. “Abbiamo capito, contate meno del tre a briscola”, conclude, rivolgendosi all’amministrazione comunale.

In realtà il piano dell’Asl lascia scontenti anche gli altri centri che ottengono per lo più finanziamenti soltanto parziali.

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