Cilento, incivili in azione: diverse microdiscariche sul territorio

Costabile Pio Russomando

“Vide ‘o mare quant’è bello”. Inizia così Torna a Surriento, celeberrima canzone napoletana scritta nel 1902 da Ernesto e Giambattista De Curtis. Se poi il mare lo osservate seduti su un comodo divano, riuscite a godervelo ancora meglio. Probabilmente, però, non è questo il pensiero che ha fatto l’incivile che nei giorni scorsi, per disfarsi di un pezzo d’arredo, ha pensato bene di gettarlo alla foce del fiume Testene, ad Agropoli. Il caso è stato segnalato dai cittadini, sdegnati per l’episodio, che hanno informato il Comune che ora dovrà farsi carico della rimozione.

Microdiscariche nel verde: la denuncia dei cittadini

Purtroppo tali episodi non sono rari: troppo spesso si trovano ingombranti gettati via nel verde, ma anche scarti edili ed altri materiali il cui smaltimento appare complesso. “La colpa è anche del Comune – dice però un cittadino agropolese – per ritirare un ingombrante ci vogliono settimane”. Ma l’Ente finisce sotto accusa anche da parte dei cosiddetti svuota-cantine: “Dove dobbiamo buttare la roba che recuperiamo? – si chiede uno di loro – se ci fosse almeno un’isola ecologica avremmo dove andare a portare i rifiuti, ma ad oggi non sappiamo neanche noi come fare”.

Gli altri episodi

Purtroppo la presenza di rifiuti abbandonati non rappresenta una novità. La domenica, quando in molti escono per una passeggiata nella natura, spesso ci si imbatte in microdiscariche. E’ il caso di quella segnalata in località Giungatelle, a Montecorice, alle spalle delle chiesetta. Qui un cittadino ha denunciato la presenza di una cumulo di rifiuti. Segnalazioni simili si registrano in varie località del comprensorio cilentano.

Microdiscariche a Vallo della Lucania

Alcuni luoghi sono “storicamente” il posto per abbandonare rifiuti. A Vallo della Lucania, sotto il ponte della superstrada, da tempo si segnala la presenza soprattutto ingombranti. In passato venne segnalato anche eternit che il Comune prontamente provvide a rimuoverle.

“Tali situazioni, purtroppo, non rappresentano una novità – dice un escursionista – vicino al mare, in collina o in montagna, ovunque le aree verdi, soprattutto quelle più isolate, diventano preda di incivili. Una situazione che a volte i volontari, altre i comuni, provano a fronteggiare. Ma il problema principale è l’inciviltà delle persone che non capisce sta facendo un danno a loro stesse”.

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