FrecciArgento: scontro tra Calabria e Cilento. Ruocco: “no a guerra tra poveri”

Redazione Infocilento

AGROPOLI. “Non è nostra volontà quella di causare problematiche ai fruitori della linea Frecciargento Bolzano – Sibari. Tantomeno è nostra intenzione generare quella che è stata definita una guerra tra poveri”. Così Emanuel Ruocco, presidente di ViviCilento, replica all’Associazione Ferrovie in Calabria e al Consorzio Operatori Turistici Diamante e Riviera dei Cedri in merito alla fermata del FrecciArgento ad Agropoli.

Dalla Calabria, infatti, sostenevano che che la fermata di Agropoli avrebbe penalizzato il loro territorio (leggi qui), ma dal Cilento hanno un’opinione differente. “La nostra richiesta di fermata nasce da una necessità, è figlia della ricerca di un miglioramento di collegamenti per un territorio a propensione turistica e non – spiega Ruocco – Nell’istanza che abbiamo costruito non c’è l’intenzione di riservare posti al Cilento, limitarli, creare disagi, bensì c’è la volontà di creare opportunità. Opportunità logistiche, legate alla movimentazione utile all’utenza, ma anche opportunità economiche non solo per il Cilento. La fermata ad Agropoli potrebbe garantire anche un flusso turistico e di persone che si spostano dal Cilento verso la Calabria. Offrirebbe la possibilità ai turisti di avere il collegamento rapito ad un’altra regione, invogliandoli anche alla scoperta di altri luoghi.
Gli stessi cittadini potrebbero usufruire della linea per raggiungere più facilmente la Calabria”.

“Dal nostro punto di vista, la richiesta non vuole determinare un punto di rottura – aggiunge il presidente di ViviCilento – ma creare una sinergia tra le parti per migliorare la condizione dei trasporti che è penalizzante per molte zone del sud. Come per la Calabria, anche il Cilento ha grosse difficoltà causate proprio dai trasporti”.

” Come operatori e imprenditori turistici cerchiamo di fare il nostro meglio per creare le condizioni per un miglioramento che possa essere positivo, e quindi coinvolgerle, tutte le realtà”, conclude Ruocco.

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