Cilento perde l’eliambulanza: trasferita a Napoli, poi il dietrofront

Carmela Santi

“La decisione di privare le province di Salerno, Benevento e Avellino del servizio di elisoccorso attivo a Pontecagnano Faiano è la dimostrazione che la sanità campana non ha ancora archiviato l’era del commissariamento”. Così Lucia Vuolo, europarlamentare della Lega, commenta la decisione dell’Asl Napoli 1 che, dal 23 gennaio scorso, ha sospeso il servizio di elisoccorso in provincia di Salerno, che serviva anche i territori di Benevento e Avellino, per potenziare il servizio notturno dell’area napoletana e, in particolare, di Capri.

Da alcuni giorni a Pontecagnano Faiano, sostengono gli operatori, non c’è più l’elisoccorso il cui intervento era decisivo per i codici rossi sul territorio. Nelle persone con imminente pericolo di vita questo mezzo di soccorso era l’unica strada, un sinonimo di speranza.

I problemi maggiori li avrà soprattutto il comprensorio del Cilento dove, in particolare nelle aree interne, un’ambulanza per arrivare può impiegare oltre 40 minuti.

L’aeroporto di Pontecagnano, invece, aveva un elicottero pronto dall’alba al tramonto per correre in soccorso di malati gravi in imminente pericolo di vita da trasportare in tempi record a seconda delle patologie negli attrezzati ospedali della Regione Campania.

Dalla Regione Campania, però, in serata è arrivata una nota: “si conferma che l’elicottero del 118 destinato alla copertura delle richieste di pronto intervento per la zona sud della regione, continuerà ad avere come base operativa l’eliporto di Pontecagnano”.

Gli operatori, però, confermano che effettivamente dal 23 gennaio l’elicottero non era più disponibile da Pontecagnano. Di fatto il dietrofront è arrivato dopo la diffusione della notizia. Si spera che l’eliambulanza torni alla base.

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