Ora legale: Italia dice “no” all’abolizione

Redazione Infocilento
Ora legale

L’Italia ha espresso parere negativo all’abolizione dell’ora legale. Il Governo Conte ha, infatti, comunicato a Bruxelles la decisione di mantenere il cambio dell’ora.  3 i motivi di non appoggiare l’abolizione dell’ora legale. Ecco quali sono:

La prima motivazione evidenziata dal governo italiano è la «mancanza di una valutazione d’impatto dalla quale si possa evincere, in modo esaustivo, il quadro dei vantaggi e degli svantaggi». Non ci sono prove scientifiche, cioè, che quei due piccoli cambiamenti di fuso orario possano davvero danneggiare l’equilibrio psico fisico.

Grazie all’ora legale l’Italia e gli italiani risparmiano soldi. Questo perché per sei mesi l’anno è possibile accendere le luci un’ora dopo. Al documento depositato a Bruxelles il governo ne ha allegato un altro, preparato da Terna, il gestore dei tralicci dell’alta tensione, che quantifica questo risparmio in 100 milioni di euro l’anno.

La terza e ultima perplessità riguarda la possibilità che le differenti scelte degli Stati membri possano creare differenze di fusi orari, mettendo a rischio il corretto funzionamento del mercato comunitario. Si vorrebbe fare ordine, ma c’è il rischio di aumentare il caos. Per questo l’invito dell’Unione europea potrebbe non rispettare i “principi di proporzionalità e sussidiarietà

Ora tocca a Parlamento e Commissione europea la decisione finale.

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