Condizionatore portatile: ecco come scegliere un buon modello

Redazione Infocilento

L’arrivo del caldo porta le persone a cercare riparo al fresco. Quando il calore diventa insostenibile la cosa migliore da fare è accendere il condizionatore, sempre nel rispetto della salute e dell’ambiente. Pur volendone fare un utilizzo moderato la presenza di un condizionatore è importante, magari in case in cui vivono anziani e bambini che sono maggiormente soggetti ai malori da eccessivo calore. La scelta migliore in questi casi è quelle del condizionatore portatile che, per sua natura, si trasporta da un ambiente all’altro con facilità. Cerchi i migliori modelli in circolazione? Allora dovresti passare da CondizionatorePortatile.org. Come si sceglie un buon condizionatore portatile? Eccoti i nostri consigli d’acquisto.

Modelli e prezzi

Il condizionatore portatile è costituito da un unico blocco che si caratterizza per la facilità di spostamento dato che non si collega esternamente tramite un foro della parete o del vetro. Innanzitutto devi sapere che esistono almeno quattro tipologie differenti. Difatti i condizionatori monoblocco a un tubo sono i modelli meno costosi e più comuni. Ci sono quelli a doppio tubo che sono mediamente più cari ma che consumano meno. Infine ci sono i condizionatori portatili a split che sono costosi ma leggeri e silenziosi e quelli senza scarico che sono economici e non climatizzano ma raffreddano di qualche grado l’aria.

Funzioni e consumi

Per la scelta dovrai necessariamente cominciare dalla superficie in metri quadri da climatizzare dando uno sguardo anche alla categoria energetica, all’efficienza energetica e al rumore emesso. Completano la scelta la presenza di un telecomando, la possibilità di ventilare, l’esistenza di un meccanismo di programmazione degli avvii, la facoltà di deumidificare gli ambienti, la presenza della funzione ionizzante e la reversibilità del dispositivo che, in inverno, si può convertire in riscaldamento. Per la scelta le variabili che denotano il prezzo maggiore sono due e sono la portata d’aria espressa in metri cubi all’ora e la potenza refrigerante, che trovi espressa sia in BTU che Kw. Maggiori saranno questi valori e migliori saranno le prestazioni del condizionatore portatile, oltre ovviamente al prezzo.

Strutture, installazioni e destinazioni d’uso

Infine dovrai scegliere tra climatizzatori a monoblocco, a split e senza scarico. Cosa cambia tra questi tre differenti modelli? Sostanzialmente la questione riguarda lo scarico. Quello monoblocco, difatti, è dotato di un tubo che deve essere collegato verso l’esterno e per il quale basta una finestra non essendo necessaria per forza l’applicazione di un foro. Quelli a split, invece, possiedono due tubi: uno per prelevare aria esterna e l’altro per evacuare l’aria calda. Con un condizionatore di questo tipo di assicuri un ricambio d’aria a notevoli prestazione di refrigerazione. C’è poi quello “realmente” portatile, ovvero quello che è un elettrodomestico refrigerante più potente del ventilatore ma di prestazioni inferiori ai veri condizionatori. Sarebbe da considerarsi un “raffrescatore evaportativo” ad acqua e che abbassa la temperatura di qualche grado tramite un complesso sistema di evaporazione a freddo. Questo modello è quello meno costoso e che incide meno sulla bolletta ma che non è ideale per rinfrescare ambienti ampi. Sicuramente il pregio è quello di poterlo spostare ovunque senza tubi e split da installare, oltre al minor costo e al minor consumo in bolletta.

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