Ispani, polemiche sull’assunzione di un direttore amministrativo

Redazione Infocilento

Nella giornata di ieri il gruppo di minoranza (Le Ali per Ispani) ha chiesto l’annullamento dell Avviso di procedura concorsuale di stabilizzazione figura Istruttore Direttivo Tecnico. “Le motivazioni derivano sia da una valutazione di merito che di opportunità sulla vicenda”. Sarebbero troppe le contraddizioni in merito a questa situazione.

A ricostruire i fatti il consigliere Piernicola Lovisi: “Il Comune ha deciso di procedere all’assunzione di un Istruttore Direttivo Tecnico livello D, cosa che ovviamente condividiamo pienamente come minoranza, attraverso però l’utilizzo di una procedura creato ad Hoc per l’attuale responsabile UTC contravvenendo ad ogni forma di libera partecipazione da parte di altri tecnici”.
“Altro paradosso – aggiunge – è che ad agosto 2018 lo stesso tecnico è ricorso contro il Comune al Tribunale del Lavoro di Lagonegro, per chiedere la stabilizzazione; il Comune dapprima si è opposta impegnando la somma di 3000 euro e oggi crea questo Avviso già sapendo chi sarà l’unico a poterne usufruirne”

Il consigliere Lovisi precisa che “questa richiesta non ha nessuna motivazione di carattere personale verso nessuno, ma una non condivisione dei metodi furbeschi messi in atto per l’assunzione di una figura fondamentale nella macchina amministrativa dell’ente”. “Indire una procedura concorsuale dove può parteciparvi solo un tecnico, la riteniamo un metodo amministrativo chiuso alla partecipazione e trasparenza – prosegue – Dispiace come minoranza dover ancora una volta evidenziare situazioni poco trasparenti nel settore di competenza ed inerente l’ Ufficio Tecnico; meno di un mese fa, precisamente nella seduta consiliare del 30 dicembre, avevamo proposto la creazione di una commissione consiliare di vigilanza e controllo sulle opere pubbliche (prevista dal nostro Statuto), ma non accettata perché ritenuta dal Sindaco non necessaria”.
“La trasparenza sopratutto nella vita amministrativa non dovrebbe avere colore politico”, conclude Lovisi.

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