Agropoli, rifiuti abbandonati sulle sponde del Testene

Carmela Di Marco

AGROPOLI. Cumuli di rifiuti abbandonati sulle sponde del Testene. La segnalazione è arrivata ieri da parte di un cittadino che durante una passeggiata lungo il corso d’acqua che taglia in due la città di Agropoli si è accorto della presenza di spazzatura nel verde. La stessa era proprio ai margini del fiume, con il rischio che una piena la trascini a mare. Tra i rifiuti abbandonati c’era di tutto: plastica, lattine, carta, cartone, ma soprattutto residui di un cantiere edile come piastrelle, mattoni, marmo e cemento.

Rifiuti abbandonati, ennesima micridiscarica

Una vera e propria microdiscarica come purtroppo se ne segnalano tante sul territorio. La presenza di rifiuti abbandonati, in particolare nelle aree periferiche di Agropoli, è purtroppo una costante. In questo caso, poi, la spazzatura è stata abbandonata addirittura in un’area prossima al centro cittadino, nei pressi di cinetearo e palazzetto dello sport.

Svuota cantine o piccoli muratori ed altri operai, per limitare i costi dovuti al trasporto in discarica, gettano gli scarti nel verde creando microdiscariche che inquinano l’ambiente e talvolta rappresentano anche un pericolo per la salute. Non di rado, infatti, tra i rifiuti abbandonati si ritrovano anche amianto o altre sostanze dannose. In questi casi, poi, è il Comune a dover intervenire per la bonifica, con costi a carico dell’intera comunità.

Il problema dello smaltimento e degli ingombranti

In realtà la città di Agropoli ad oggi non ha un facile sistema per lo smaltimento di residui edili ed anche quello degli ingombranti rappresenta un problema. Sul caso, infatti, si sono registrate non poche proteste. “Già è complesso riuscire a mettersi in contatto con l’operatore che gestisce il servizio ingombranti. Quando ci si riesce si hanno tempi per lo smaltimento notevole”, dice una cittadina di Agropoli.

Il suo caso non è unico. Una residente del centro denuncia che “per ritirare degli ingombranti, tra l’altro neanche troppo voluminosi, mi è stato detto che dovrà trascorrere circa un mese”.

Insomma un sistema tutt’altro che agevole ed ecco che molti per disfarsi di materiali di risulta o oggetti inutilizzati si rivolgano a privati e il fenomeno dei rifiuti abbandonati nel verde non ha fine.

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