Serie D, per la Gelbison un girone d’andata tra luci ed ombre

Giovanni Palladino
gelbison
Gelbison

La Gelbison chiude il girone d’andata a 19 punti, a braccetto con Nocerina e Gladiator. Un magro bottino per l’obiettivo finale, se si pensa che il girone H è il più difficile dei gironi del centro-sud, se non di tutta la serie D. Qui non ci stanno, come spesso capitava negli anni precedenti, squadre materasso, che ti permettevano di pensare solo a salvarti dai playout, tanto già c’era chi era destinato a retrocedere direttamente. Ne è prova il fatto che le ultime due in classifica, la FC Francavilla e l’Agropoli, hanno “svoltato” a 15 e 12 punti.

Sarà necessario quindi non ripetere, a livello di punti, il girone d’andata, ma farne qualcuno in più. Perchè, se è pur vero che un campionato così equilibrato, stile Serie B, porta a togliersi punti a vicenda, allo stesso tempo non si può identificare una vera e propria quota per la salvezza diretta; potrebbero non bastare neanche 41 punti.

Analizzando il girone d’andata si può dire senza ombra di dubbio che il punto di forza è stata la difesa, guidata alla perfezione da Cassaro e Mautone, per i quali la data di nascita è solo un optional. La Gelbison è stata l’ultima squadra a subire goal in tempo cronologico, non solo in serie D, ma anche calcolando i campionati professionistici italiani. Il punto debole è stato sicuramente l’attacco, con un solo goal segnato dall’argentino Varela, ora passato ad altra squadra.

Per quanto riguarda il cambio di allenatore, la colpa principale di Mister Martino è stata quella di voler sperimentare troppo. Probabilmente ha pagato la voglia di chi, essendo al primo anno di serie D, vuole mettersi troppo in mostra. Ci sono state con lui anche delle belle prestazioni, ma una squadra che lotta per la salvezza deve avere un allenatore con le idee chiare e che badi al sodo, non di un allenatore che cambi formazione ogni domenica. Mister Squillante ha portato con sè, oltre alle sue idee di gioco, un bagaglio di esperienza che potrebbe risultare fondamentale. Gli acquisti del mercato invernale, infine, soprattutto gli attaccanti Simonetti e Tedesco, dovrebbero servire a colmare le lacune (offensive).

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