48 ore di maltempo: Cilento, Alburni e Diano fanno la conta dei danni

Antonella Agresti

Il comprensorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, da 48 ore nella morsa del maltempo. Disagi e danni si segnalano in varie area, da nord a sud. A crearli prima le forti piogge che hanno provato le esondazioni dei corsi d’acqua, poi il vento, infine il mare. Amministratori, associazioni e cittadini chiedono il riconoscimento dello stato di calamità naturale considerate le criticità che si stanno riscontrando.

Qui Cilento

I primi danni si sono registrati nell’area nord, determinati dalle forti piogge cadute nella giornata di sabato. A Prignano Cilento, lungo la SS18, un muro adiacente la carreggiata è franato costringendo le autorità a chiudere la strada. Frane e smottamenti sono stati una costante delle ultime 48 ore. Disagi di questo genere si segnalano sulla SP15B, tra Stella Cilento e Omignano; a Montano Antilia, tra Massicelle e Futani; ad Agropoli sulla Provinciale che conduce a Trentova; a Torraca in zona Nurriti e a Gioi. Qui un grosso smottamento ha costretto a chiudere la strada per Casino Lebano in località Pantane. Chiusa per alcune ore anche l’arteria che collega Gioi e Cardile. Domenica la Provincia ha provveduto a chiudere sei strade: la SP46 a Lustra, la SS18 tra Rutino e Prignano e, in quest’ultimo comune, anche la SP56; la SP82 a Santa Marina e a Serre la SP317 e la SP334. Nel basso Cilento problemi lungo la Strada del Mingardo, chiusa dalle 21:00 a causa del mare che raggiungeva la carreggiata . Oltre alle piogge e al mare grosso, anche il vento ha creato non pochi disagi. Rami d’albero e intere piante hanno compromesso la circolazione in diverse zone. I disagi maggiori tra Poderia e Palinuro dove degli alberi, cadendo, hanno invaso la Mingardina bloccando il traffico per circa mezz’ora prima che gli uomini del gruppo lucano di Protezione Civile riuscissero a liberare la strada.

A Stio e a Pisciotta il vento ha provocato danni alle coperture di abitazioni e strutture turistiche. A Sessa Cilento, a causa dell’abbattimento di cavi dell’alta tensione, il territorio comunale è rimasto senza energia elettrica per diverse ore. Stesso problema a Torre Orsaia in via Santa Sofia e a Capaccio Paestum in località Sorvella. Qui a far paura è stato anche il Sele esondato in prossimità della foce. Il fiume ha superato i livelli di guardia e in alcuni punti il deflusso dell’acqua è stato ostruito dai materiali trasportati a valle dalla corrente.

Esondati anche il Lambro e il Mingardo nel comune di Centola: allagamenti in abitazioni e attività commerciali con ingenti danni. Straripato anche il Calore a Borgo Carilia di Altavilla Silentina. Ad Alfano e Rofrano si monitora il Faraone. A Vibonati i corsi d’acqua hanno superato gli argini creando notevoli danni. Poco più a sud, a Sapri, il mare ha invaso lungomare e Statale. La strada è stata chiusa. Anche il sindaco Antonio Gentile si è unito ai volontari per rimuovere i detriti dalla carreggiata. Le onde hanno invaso le strade anche ad Ascea, Casal Velino, Agnone, Santa Maria – San Marco di Castellabate di Castellabate e Agropoli. Danni ad alcune strutture a Capitello di Ispani.

Frana tra Gioi e Omignano
Agropoli, frana sulla Provinciale per Trentova
Sapri, il sindaco Gentile a lavoro sul lungomare
Il fiume Calore
Una frana a Torraca
Allagamenti a Centola – Palinuro
Il fiume Sele
Danni lungo la costa di Capitello
Danni alla copertura di un’abitazione a Stio
San Marco di Castellabate

Qui Alburni

Pino abbattuto ad Agropoli

Ad Aquara il sindaco Antonio Marino ha ordinato: di limitare l’attraversamento dei veicoli nel centro storico, la chiusura dei cimiteri comunali e ha invitato a non sostare in prossimità di alberi e zone verdi urbane ed extraurbane. Divieto di accesso anche all’oratorio parrocchiale per via di una segnalazione in cui si denunciava la caduta di alcune tegole dell’immobile limitrofo.

A Bellosguardo lungo la SS166 sono caduti degli alberi a causa delle forti raffiche di vento, terreni allagati e purtroppo, per via della scarsa visibilità, un’auto ha impattato contro un ungulato sbucato fuori dal nulla. Lungo il Ponte Sette Luci sono state molte le difficoltà riscontrate.

A Postiglione l’amministrazione comunale ha comunicato che, a causa delle forti raffiche di vento e la conseguente caduta di un grosso albero di pino all’interno del cimitero, si è ritenuto opportuno chiudere lo stesso nei giorni di domenica 22 e lunedì 23 dicembre per permettere la rimozione dell’albero e di altre piante pericolanti. Problemi simili anche a Sicignano degli Alburni.

Vigili del fuoco in azione ad Aquara

Qui Vallo di Diano

I primi disagi si sono registrati nella mattinata di domenica. A Sala Consilina dei grossi pini sono stati divelti dal vento abbattendosi su delle auto parcheggiate dinanzi alla chiesa della Trinità. A determinare problemi soprattutto i corsi d’acqua. Un canale è esondato a San Pietro al Tanagro.

Chiusa la strada provinciale tra Teggiano e Polla nei pressi del torrente Marza dove l’acqua ha invaso la carreggiata. Allagata anche la via alternativa Fontana Vaglio. Allagamenti anche a San Rufo. Sempre a San Pietro al Tanagro danneggiato il campanile della chiesa madre: il vento ha rotto la Tiara simbolo del paese.

Alberi crollati sulle auto a Sala Consilina
San Pietro al Tanagro: danni al campanile
Una frana a San Pietro al Tanagro
Allagamenti tra Teggiano e Polla
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