Puc di Centola: il caso in Parlamento

Redazione Infocilento

CENTOLA. Il Puc finisce in Parlamento. Il senatore del Movimento 5 Stelle, Francesco Castiello, ha chiesto l’attenzione al Ministro dell’Ambiente e della tutela del Mare, Sergio Costa. Ad essere contestate una serie di previsioni del Piano Urbanistico, già sotto i riflettori della minoranza.

Puc, le criticità

“Tale piano prevede la realizzazione, nell’abitato di Palinuro, sulle colline di Centola e nelle aree comprese tra le foci dei fiumi Lambro e Mingardo, di nuove strutture turistico-ricettive per oltre 1.300 posti-letto stimabili in circa 85.000 metri cubi di edificazioni. A questo vanno aggiunti: la trasformazione di circa 10 ettari di terreno agricolo in nuovi campeggi ed i nuovi volumi previsti dai piani attuativi nelle aree litoranea ed ex Club Mediterranée. È inoltre prevista la realizzazione di un porto-darsena alla foce del Mingardo, in area SIC; la cementificazione indotta dal piano urbanistico comunale si aggrava con altri 60.000 metri cubi per edilizia residenziale di completamento (zone B) e nuova (zone C)”, scrive Castiello.

Ma le contestazioni non finiscono qui: “nel PUC – scrive il senatore – non risulta alcuna analisi sulla necessità di nuova ricettività turistica, da sottoporre a valutazione ambientale strategica (VAS); non appaiono rispettate le indicazioni del piano del parco; non appaiono rispettate neppure le indicazioni del piano territoriale regionale, né del piano territoriale paesistico del Cilento costiero del 1996, né del decreto ministeriale 23 marzo 1985, nei quali si prevedono norme di tutela delle aree di elevato interesse naturale e paesaggistico”. Insomma secondo il senatore Francesco Castiello il Puc è in contrasto con le norme di tutela del territorio.

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L’appello al Ministro

Castiello, quindi, chiede al Ministro se sia a conoscenza dei fatti esposti e chiede un intervento sul Puc. Ciò “per tutelare un territorio di particolare pregio paesaggistico, protetto in termini sia ambientali che culturali”. Appello all’l’emanazione di apposito decreto che, rinvigorisca le tutele del paesaggio”.

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