Agropoli, Sergio Vessicchio va dalla D’Urso: lite e offese in tv

Redazione Infocilento

AGROPOLI. Urla e offese in tv. Una sorta di rissa verbale scatenata da un vulcanico Sergio Vessicchio protagonista di un collegamento trash durante il programma tv “Non è la D’urso”, in onda su Canale 5. L’ex giornalista agropolese è stato invitato per parlare del rapporto tra calcio e donne dopo le sue accuse ritenute sessiste alla guardalinee Annalisa Moccia. «E’ una vergogna, uno schifo vederla in campo», aveva detto Vessicchio durante una telecronaca che aveva sollevato un polverone.

Sergio Vessicchio in collegamento con Barbara D’Urso

L’ordine dei giornalisti nelle scorse settimane lo ha radiato dall’albo e Barbara D’Urso ha chiesto un commento in proposito. «Barbara ma perchè non diciamo che sei stata radiata dall’albo ed è anhe grazie a te che io potrò continuare a parlare», replica Vessicchio riferendosi ad una vicenda che poi la padrona di casa spiega. «Io avevo il tesserino da giornalista che è stato riconsegnato perché facevo pubblicità e quindi con grande onestà l’ho restituito. Non sono mai stata radiata. Il signor Iacopino che allora era presidente dell’Ordine mi fece un’azione legale e penale perché secondo lui io non potevo intervistare nessuno in quanto non giornalista. La Procura ha dato ragione a me. Tu sei stato radiato per delle frasi sessiste e razziste. Fine», dice.

Urla e offese in tv

Vessicchio non ci sta urla e attacca gli ospiti in studio. Prima Caterina Collovati «cacciata da tutte le televisioni», poi Giampiero Mughini e Alba Parietti: «mi fate schifo», infine Alessandra Mussolini: «fascista». Gli ospiti in studio sorridono, qualcuno tenta una risposta ma le urla di Vessicchio sono per tutti.

Sergio Vessicchio accusa Barbara D’Urso

Infine l’ex giornalista se la prende anche con Barbara D’Urso: «Barbara tu con me non la spunti, la tua trasmissione è di basso livello e non si porta più, io ti metto ko. Io ti faccio nera». «La mia televisione non si porta più così come non si portano più quei capelli, io decido che in questa trasmissione non ci stai più salutami a soreta», replica lei chiudendo il collegamento.

Le reazioni

Ovviamente non sono mancate reazioni da Agropoli, città che si divide. In molti non risparmiano accuse e offese al Vessicchio, qualcun altro lo esalta, i giornalisti ne prendono ancora una volta le distanze. Ma la polemica è anche politica. Il collegamento con Non è la D’Urso è avvenuto dal cineteatro di Agropoli e il consigliere del Movimento 5 Stelle, Consolato Caccamo, si dice rammaricato. La struttura è passata “Da luogo della cultura a pozzo senza fondo di quanto di peggio possiamo esprimere”.

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