FOTO | A Capaccio in esposizione le opere del Maestro Giuseppe Acone

Comunicato Stampa

Martedì 10 dicembre alle ore 18:00, presso il Comune di Capaccio Paestum, sede di Capaccio Capoluogo, si terrà l’inaugurazione della mostra di arte contemporanea “Cromìe del Cilento. L’albero, il mare, la maschera” del Maestro Giuseppe Acone.

Pittore, regista, scrittore e attore, Giuseppe Acone è residente a Capaccio Paestum ed è titolare di un Laboratorio Artistico sito nel centro storico di Capaccio Capoluogo.

Come pittore ha realizzato numerose esposizioni personali e collettive, sia in ambito regionale che nazionale, ricevendo anche diversi premi. Su riviste d’arte e sulla stampa specializzata si trovano pubblicazioni (articoli e interviste) a lui dedicate.

La mostra di Giuseppe Acone

La sua prossima mostra personale sarà “CROMIE DEL CILENTO. L’ALBERO IL MARE LA MASCHERA. Alla domanda: Perché questo titolo? Il Maestro Acone ha risposto: «Suppongo per via del fatto che, evidentemente (cosa che arguisco, come sempre a posteriori) i colori di queste mie pitture hanno una parentela piuttosto stretta con le tonalità naturali del Cilento. Ciò mi pare si colga sia nei paesaggi che nelle maschere… nelle figure. Per quanto ci si allontani dalla nostra cultura territoriale, essa non mancherà di saltar fuori nelle nostre rappresentazioni artistiche. Volente o nolente. A quanto pare le radici non si (s)piegano».

Il progetto dell’associazione “L’Ossimoro”

Tale esposizione rientra in un progetto di mostre itineranti che l’Associazione Culturale “L’Ossimoro”, di cui il Maestro Acone è presidente, sta realizzando attraverso delle tappe in altri Comuni, tra cui anche il comune di Agropoli, dove nel prossimo mese sarà allestita una nuova mostra negli spazi della cosiddetta “Fornace”.

Il taglio del nastro

All’inaugurazione a Capaccio parteciperanno, oltre all’Artista, il Sindaco del Comune di Capaccio Paestum Avv. Franco Alfieri, il critico d’arte Prof.ssa Antonella Nigro e il Dott. Francesco Crispino, consigliere del Comune di Agropoli, delegato alla Cultura e ai Beni Culturali.

La recensione dell’opera del maestro Giuseppe Acone

«Una pittura semiastratta, colori brillanti, distorsione della figura, mescolanza di resa cromatica ed effetto materico, evidenziano l’interesse che Giuseppe Acone dimostra per la libera sperimentazione, l’anelito ad un’arte naturale, diretta, intuitiva opposta ad una tradizione imprigionata in canoni – afferma il critico d’arte Antonella Nigro – Sono opere nate da impulsi creativi puri ed autentici ove non ha spazio la preoccupazione dell’acclamazione, dipinti animati da uno spirito ribelle impermeabile alle norme collettive, sociali ed estetiche. Tali lavori, liberi dalle influenze della tradizione artistica, presentano la potenza di un gesto creativo risolto in un neoespressionismo esasperato e materico, che non è interessato al mimetismo ma che trae ispirazione, forme, contenuti e tematiche dal profondo. L’artista è creatore quasi inconsapevole, che dipinge per trovare un luogo, l’opera d’arte, dove davvero sia possibile dire tutto e, in questo viaggio, costruisce e disorganizza lo spazio, dispone e accenna fisionomie cariche di pathos e spontaneità.

Una “follia appassionata”, la ricerca di Giuseppe Acone, che si figura in una produzione che possiede una forte dimensione spirituale spesso assente nell’ arte contemporanea: i paesaggi dell’artista hanno mari confusi con l’orizzonte, prati sposi a campi di grano sconfinati che per mirare e comprendere appieno, necessitano di una vista diversa, che nasce dopo l’abbandono di quella retinica. I suoi soggetti sono spesso pervasi da sottili e vivaci inquietudini, da silenzi palesati dalla mano sulla bocca, da paure e trepidazioni svelate dagli occhi grandi e sgranati sul mondo. I temi religiosi, comunque cari all’artista, posseggono una sincerità che li riporta al loro primigenio messaggio: l’amore indiscusso ed incondizionato».

L’esposizione fino al 16 gennaio

La mostra, che sarà visitabile fino al 16 gennaio 2020 durante il regolare orario di apertura al pubblico degli uffici comunali, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Capaccio Paestum e il sostegno della Regione Campania.

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