Dal Belgio e dalla Germania due antichi disegni del “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi, avvenuto ad Agropoli nel 1222

Ernesto Apicella

Continua la mia benefica ricerca di documenti e testimonianze sul “Miracolo dei Pesci” di San Francesco d’Assisi, avvenuto ad Agropoli nel lontano 1222. Questa volta vi presento due antichi disegni che ho ritrovato in due Musei Europei. Il primo proveniente dal Belgio ed il secondo dalla Germania. Quest’ultimo è la più antica testimonianza pittorica, fino ad oggi conosciuta, sul “Miracolo dei Pesci”, infatti è stato realizzato nel 1597/98.

Il primo disegno proviene dal Plantin-Moretusmuseum di Anversa,  Belgio

Il Plantin-Moretusmuseum è un museo il cui nome onora i due famosi stampatori Christoffel Plantijn e Jan Moretus. È situato nel luogo in cui si trovava un’antica stamperia fondata nel 1550 da Christoffel Plantijn. Dopo la morte del fondatore, avvenuta nel 1589, essa passò a suo genero, Jan Moretus. Nel 1876 Edward Moretus vendette tutto alla città di Anversa. Un anno dopo gli stabilimenti vennero aperti al pubblico. Nel 2005, il Museo fu inserito nell’elenco dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dell’UNESCO. Il Museo Plantin-Moretus possiede un’eccezionale collezione di materiale tipografico, una magnifica libreria e gli archivi completi della compagnia Plantin.

L’autore del disegno è Willem Ignatius Kerricx (Anversa, 1682 – Anversa, 1745), scultore, architetto e pittore fiammingo. Figlio dello scultore Willem Kerricx e della poetessa Barbara Ogier (figlia del drammaturgo Willem Ogier). Si sposò il 7 luglio 1709 con Joanna Maria van Hengsthoven (+ 9-2-1740), con la quale ebbe 7 figli, dei quali sopravvisse solo una figlia. Morì a causa di una polmonite. La sua opera scultorea è tipica del tardo barocco nelle Fiandre, con elementi di classicismo francese uniti a uno spirito rococò decorativo. Fu apprendista di suo padre e del pittore Godfried Maas (1649-1700 ca.). Nel 1703-1704 divenne maestro, ed in seguito decano, della “Corporazione di San Luca” con sede ad Anversa. Corporazione che rappresentava non solo pittori e scultori, ma anche commercianti, artisti dilettanti e amanti dell’arte. Uno dei migliori gruppi delle sue sculture in legno sopravvissuti, si trova nella chiesa di Nostra Signora a Kruibeke, dove eseguì la platea del coro (1714), l’altare di San Biagio (1722) e quattro statue per i confessionali (1733).

Il disegno è stato donato dalla “King Baudouin Foundation”, Fondazione indipendente e pluralistica con sede a Bruxelles (Belgio). La Fondazione è stata istituita nel 1976, in occasione del 25° anniversario del Regno di Re Baldovino. La Fondazione sostiene progetti a livello europeo ed internazionale.

Titolo:“San Francesco d’Assisi che predica ai pesci”;
anno:1682;
autore: Willem Ignatius Kerricx;
disegno: inchiostro su carta;
misure: cm.15 x cm.6;
Descrizione: il disegno ci mostra San Francesco d’Assisi, che da una roccia, parla ad una moltitudine di pesci. Ad ascoltarlo anche alcune persone, meravigliate dall’accadimento. Chiaro riferimento al “Miracolo dei pesci” avvenuto ad Agropoli nel 1222.

Il secondo disegno proviene dallo Städel Museum di Francoforte,  Germania                                                                                                        Il Museo Städel, fondato nel 1815 dal banchiere Johann Friedrich Städel, è considerato la più antica e rinomata fondazione museale in Germania.
La Collezione Städel offre una panoramica quasi completa di 700 anni di storia dell’arte europea, dai primi del XIV secolo al Rinascimento, dal Barocco al Modernismo classico, fino ai giorni nostri. In totale, la collezione comprende circa 3.100 dipinti, 660 sculture, oltre 4.600 fotografie e oltre 100.000 disegni e grafici. La preziosissima collezione comprende opere di artisti come Lucas Cranach, Albrecht Dürer, Sandro Botticelli, Rembrandt van Rijn, Jan Vermeer, Claude Monet, Pablo Picasso, Ernst Ludwig Kirchner, Max Beckmann, Alberto Giacometti, Francis Bacon, Gerhard Richter, Wolfgang Tillmans e Isa Genzken.

L’autore del disegno è Pieter de Jode il Vecchio (Anversa 1570 – 9 agosto 1634), incisore, editore e pittore fiammingo. Era figlio del cartografo Gerard de Jode e ricevette dal padre le prime nozioni tecniche del disegno e dell’incisione. Dal 1590 lavorò ad Amsterdam e poi venne in Italia. A Roma realizzò incisioni su opere di Tiziano, Giulio Romano e Jacopo Bassano. Ed è probabile che in questo periodo, abbia acquisito la conoscenza del “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi avvenuto ad Agropoli nel 1222. Ritornò in patria nel 1599 e divenne maestro della “Corporazione di S.Luca” ad Anversa. Nel 1631 si recò a Parigi. Successivamente realizzò dei disegni originali per i progetti editoriali degli incisori di Anversa, dove morì il 9 agosto 1634.

 

Il disegno realizzato da Pieter de Jode il Vecchio nel 1597/98, è la più antica testimonianza pittorica, fino ad oggi conosciuta, sul “Miracolo dei Pesci” di San Francesco d’Assisi, avvenuto ad Agropoli nel 1222. Da ricordare, che solo qualche anno prima, nel 1586, il Teologo francescano Padre Rodolfo (Petrus Rodulphius episcopus) da Tossignano aveva pubblicato l’opera “Historiarum Seraphicae Religionis libri tres”, dove testimoniava il “Miracolo dei Pesci” di San Francesco d’Assisi ad Agropoli. Nel testo leggiamo:
“(…)Locus Agropoli: ibi est scopulus ubi, B.Franciscus praedicabat piscibus (…)”. “(…)Località di Agropoli: li è lo scoglio dove, S.Francesco predicò ai pesci (…)”;

Titolo del disegno:“San Francesco predica ai pesci e agli uccelli, mentre Papa Innocenzo III sogna la salvezza della Chiesa da parte del Santo”;       anno: XVI  secolo;
autore: Pieter de Jode il Vecchio;
misure: mm. 116 x mm.182;
disegno: Penna in marrone, marrone lavato, bordo a tutto tondo in marrone, su carta;
numero d’inventario: 3484;
Descrizione: il disegno ci mostra tre miracoli di San Francesco d’Assisi, dove l’artista mette in primo piano il “Miracolo dei Pesci”. Infatti troviamo al centro del disegno, San Francesco d’Assisi che da una barca, parla ad una moltitudine di pesci, chiaro riferimento al “Miracolo dei pesci” avvenuto ad Agropoli nel 1222; sulla sinistra Papa Innocenzo III, nel Miracolo del sogno, dove vede San Francesco d’Assisi che regge la Chiesa. Conosciuto come uno dei più grandi Papi del Medio Evo, Innocenzo III ha operato lungo tutto il proprio pontificato per una più grande coesione della cristianità. Mentre la Chiesa cattolica attraversava una profonda crisi, Francesco d’Assisi gli apparve in sogno mentre sosteneva la Chiesa del Laterano che stava per crollare; in alto a destra, il terzo Miracolo, San Francesco d’Assisi che predica agli uccelli.

 Vi ripropongo tutti i miei articoli pubblicati sul giornale web “InfoCilento”, dove ho presentato le inedite ed esclusive testimonianze sulla presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli, nonché tutte le fonti storiche fino ad oggi conosciute:

9 marzo 2015

”Anno Domini 1219, San Daniele Fasanella incontra San Francesco d’Assisi ad Agropoli. Trovato l’unico dipinto denominato il “Miracolo di S.Francesco ad Agropoli” nel Convento francescano di Belvedere Marittima.

N.B. Questo dipinto grazie allo studio di Carlo Andreoli, realizzato e pubblicato l’1 maggio 2018, è stato riconosciuto, purtroppo, come il “Miracolo delle mele”,compiuto a ROMA da San Francesco d’Assisi;

 

3 ottobre 2017

“Agropoli…il Vecchio ed il Convento di San Francesco.

Un’eccezionale testimonianza del 1914”;

 

11 febbraio 2018

Agropoli: San Francesco d’Assisi, lo Scoglio e la Croce.

Issiamo sullo Scoglio un Tau di legno di ulivo, il segno Spirituale più caro a San Francesco;

 

3 ottobre 2018

“San Francesco ad Agropoli…l’ultimo Mistero.

Nel Convento “Santa Maria degli Angeli” di Marano (NA), ritrovato un affresco del XVIII secolo realizzato dal pittore Angelo Mozzillo”;

 

10 ottobre del 2018

Oggi si venera S. Daniele Fasanella da Belvedere.

Storico il suo incontro avvenuto ad  Agropoli nel 1219 con San Francesco d’Assisi”;

 

26 Dicembre 2018

“Nel 2019 ad Agropoli, il “Presepe Vivente con San Francesco d’Assisi e San Daniele Fasanella” da un’idea di Ernesto Apicella”;

 

11 Gennaio 2019

“Qual era il volto di San Francesco quando venne ad Agropoli?”

24 gennaio 2019

“Rinvenuta una lettera che certifica la presenza di

San Francesco d’Assisi ad Agropoli nel 1222”;

 

 10 marzo 2019

“Sulle tracce di San Francesco d’Assisi ad Agropoli”;

 

20 marzo 2019

“Ritrovato un altro affresco del Miracolo dei pesci di San Francesco d’Assisi. (Un’opera proveniente dalla Chiesa di S. Rocco di Bergamo, realizzata dal pittore milanese Federico Ferrari/io nel 1759);  

 

28 maggio 2019

“L’affresco ritrovato…San Francesco, Sant’Antonio ed il “Miracolo dei Pesci”, (Scuola Italo Fiamminga nel XVII secolo);

 11 Luglio 2019

“Volando a Cracovia sulle tracce del Poverello d’Assisi e del  Miracolo dei pesci ad Agropoli”. E’ la storia del ritrovamento di un antico libro in polacco, mai menzionato, che narra della presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli;

 

25 Luglio 2019

Dal  Brasile al confine del vecchio Messico, due artisti naïf interpretano il “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi ad Agropoli.

15 agosto 2019

Dalla Francia, un antico e stupendo dipinto dedicato all’unico “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi, avvenuto ad Agropoli nel 1222

Dipinto esposto nella chiesa di San Maurizio di Mommenheim,  catalogato come: “Predicazione ai pesci di San Francesco d’Assisi” di Martin Feuerstein, realizzato nel 1892.

31 agosto 2019

Rinvenuto a Terrassa in Spagna, un importante pannello in ceramica del XVII secolo che rappresenta il “Miracolo dei Pesci” di San Francesco d’Assisi. Il pannello si trova nel chiostro dell’ex  Convento di San Francesco d’Assisi. E’ attribuito al maestro Lorenzo Passoles ed è stato realizzato tra il 1671 ed il 1673.

16 settembre 2019

Rinvenuto nel “Museo d’Arte di Nantes” in Francia, un antico dipinto del “Miracolo dei pesci di San Francesco” ad Agropoli. Il dipinto è attribuito a Luc-Olivier Merson ed è stato realizzato nel 1886.

 

4 ottobre 2019

Oggi festeggiamo San Francesco d’Assisi con un’altra testimonianza della sua presenza ad Agropoli…

un dipinto del “Miracolo dei pesci” proveniente da Besançon in Francia.

Fonti storiche conosciute:

 

Padre Rodolfo ( Petrus Rodulphius episcopus ) da Tossignano (Teologo Francescano),  “Historiarum Seraphicae Religionis libri tres”, edito a Venezia 1586:

“(…)Locus Agropoli: ibi est scopulus ubi, B.Franciscus praedicabat piscibus (…)”.

“(…)Località di Agropoli: li è lo scoglio dove, S.Francesco predicò ai pesci (…)”;

A.R.P.F. Luca Waddingo (Wadding) Hiberno (Francescano,Storico), “Annales Minorum(Annali Minori). In quibus res omnes trium ordinum a s. Francisco institutorum ponderosius et ex fide asseruntur, et praeclara quaeque monumenta ab obliuione vendicantur”.

8 voll., Sumptibus Claudii Landry, Lugduni 1625-1654:                                                                 “(…) In Custodia Principatus extruxit locum Agroboli, Mariano Agripoli, postquam ex alto scopulo, populo durae fidei spectante, cofluentibus ad litus piscibus praedicavit(…)”.

“(…)Nella Provincia di Principato ( S.Francesco)  costruì un convento ad Agropoli, secondo Mariano (da Firenze) Agripoli, dopo che da un alto scoglio, alla presenza del popolo incredulo, (San Francesco)  predicò ai pesci che confluivano in quel lido(…)”;

P.Candido Chalippe Recolletto, Vita del serafico Patriarca S.Francesco di Assisi” (1728).

Libro quarto: “(…) Si partì al principio dell’anno 1222 per andar nella Terra di Lavoro, nella Puglia, e nella Calabria; e durante questo viaggio, il Signore di Lui si servì per operare gran Miracoli(…)”.  A pagina 216:”(…) Gli abitanti d’Agroboli, che alla prima erano stati insensibili a’ suoi discorsi, furono da compuzione trafitti, e gli diedero un convento, dopo d’esser veduti rimproverar la durezza dei’ loro cuori da una quantità di pesci, che Iddio fece adunar intorno ad uno scoglio, d’onde Francesco predicava la verità, che quel popolo ascoltar non voleva(…)”;

 

Gatta Costantino (Medico e Storico), “Memorie topografiche-Storiche della Provincia di Lucania” Napoli 1732. (Il Gatta attinse le notizie sulla presenza di S.Francesco ad Agropoli dal libro del Marchese Perez Francesco Navarrete “Racconto istorico dell’antica, vera ed universale tradizione del sacro Sacco di S.Francesco d’Assisi, e de’ prodigj operati verso de’divoti per virtù del medesimo sacco,che si conserva in Montella, diocesi di Nusco in questo Regno di Napoli da’ rr. pp. Minori Conventuali”, edito nel 1710).

Gatta, Par.III, Cap.IV, pagina 295:

“(…) In essa(Agropoli)il P.S.Francesco d’Assisi vi fondò un Monistero, ed operovvi gran maraviglie spezialmente allora quando mal gradito da quei Paesani, alieni di sentire la parola d’Iddio , egli per tanto si condusse al mare su di uno scoglio, ed ivi predicando accorse una gran moltitudine di Pesci, quasi ascoltarlo vollero; profetizzò indi che quel scoglio, che servito l’aveva da pulpito, benchè col tempo sarebbe mancato molto della sua  grandezza, con tutto ciò l’acque non l’avrebbero mai superato. Il vaticinio si è puntualmente avverato; imperocchè consumato le pietre da quel masso da’ fedeli, che le prendono per divozione, avendole sperimentate di miracolatà virtù in guarir le febbri, e nonostante, che tal scoglio stia presentemente quasi al piano dell’acque, per qualsiasi turbazione o fortuna di mare, mai arrivano a  coprirlo. (…);

Giuseppe Antonini,(Avvocato e Storico) “La Lucania” Discorsi”. Napoli, 1795. Volume Primo, Parte Seconda, discorso Terzo, pagina 259:                                                                                      “(…) Su d’uno scoglio, mezzo miglio da qui lontano (da Agropoli), è posto un picciolo Monistero di Monaci Francescani, che perché lontano, né affatto vede il fiume, è stimato di buon aria. Dicono, che il luogo fosse stato eletto dallo stesso S. Francesco, e fino ne raccontano un miracolo, che altri potranno nelle Cronache di questa Religione osservare.(…)”;

Matteo MazziottiBaronia del Cilento”, 1904. A pagina 28 narra la vicenda del Santo ad Agropoli, con riferimento ad un inedito di Gian Cola Del Mercato: “Commento agli Statuti del Cilento”;

Nicola Forenza La leggenda di S.Francesco”, Lavello 1926. Cita: C.Gatta e F.Navarrete;

Michele Rinella Il Castello Greco-Bizantino e il Convento Francescano di Agropoli”, Edizioni “La Prora, Milano” 1954. Cita: M.Mazziotti, F.Navarrete, C.Gatta;

Mario Vassalluzzo Castelli, torri e Borghi”, 1969. Pagine 58/59 cita: L.Wadding e M.Rinella;

Piero Cantalupo Acropolis”, 1981. Pagina 43 cita: L.Wadding. Anche se ritiene che la presenza di S.Francesco ad Agropoli sia da collocarsi nell’estate-autunno del 1220, cioè al ritorno dalla missione in Terra Santa;

EbnerChiesa, Baroni e popolo nel Cilento”, 1982. Nel Volume primo a pagina 462/463 cita: L.Wadding,  C.Gatta e  G.Antonini;

A.Infante S.Francesco d’Assisi ad Agropoli”, Ed.L.U.I. Agropoli 2000. Cita: P.Rodolfo, L.Widding, F.Navarrete e M.Rinella;

G.Palma G.De Feo Maratea S.Francesco ad Agropoli”, Ed.Sirio 2014. Citano: C.Gatta, F.Navarrete, L.Wadding.

 

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