Monte San Giacomo, un progetto per l’archeodromo di Vallicelli

Bruno Marinelli

Il comune di Monte San Giacomo, retto dal sindaco Raffaele Accetta, ha approvato il progetto di ammodernamento dell’archeodromo di Vallicelli, un’opera ferma da tempo e che potrebbe ora essere completata grazie a ad un finanziamento del GAL Vallo di Diano che lo scorso giugno, con un bando (tipologia di intervento 7.5.1 – Sostegno a Infrastrutture ricreative e turistiche su piccola scala) destinato a sostenere interventi pubblici tesi allo sviluppo di itinerari turistici e ricreativi del patrimonio culturale, rurale, naturale e storico, ha messo a disposizione dei singoli beneficiari 70mila euro.

Il termine per la presentazione delle candidature dei progetti è stato prorogato fino al prossimo 22 novembre; il Comune di Monte San Giacomo spera di ottenere le risorse per aprire finalmente una struttura che nonostante promesse e gli annunci di inaugurazioni mai fatte continua a restare un sogno per i tanti appassionati di preistoria, dinosauri e tutto ciò che riguarda la storia della terra durante il periodo che va dai Neandertaliani all’età del bronzo.

L’Archeodromo era stato presentato in pompa magna nel mese di settembre del 2006 con lo scopo di far rivivere il passato nel futuro attraverso la ricostruzione di un villaggio, realizzato per permettere a tutti di capire il mondo del passato e rivivere la preistoria. Un progetto bellissimo e molto costoso: 900mila euro stanziati dal Pit Certosa, acronimo di Progetto integrato territoriale che a sua volta è stato finanziato dalla Comunità Europea

Il Comune, tramite il Gal, è intenzionato a usufruire dei fondi del PSR dalla Regione Campania. Il progetto approvato prevede un quadro economico di spesa di 70.000 euro. Di questa cifra 58.000 euro sono da considerarsi per l’importo dei lavori a base d’asta, mentre la restante parte riguarda le somme a disposizione della stazione applatante, quali spese tecniche e l’iva sui lavori e le forniture.

La struttura, un’ex stalla, era già stata interessata da attività di recupero. I lavori sono iniziati ma non sono mai stati completati, all’appello manca la seconda parte del finanziamento, altri 900 mila euro che dovevano seguire al primo finanziamento del 2009. Il progetto prevedeva il restauro e la riqualificazione funzionale di un immobile rurale in centro visitatori dell’Archeodromo stesso.

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