Autovelox di Agropoli, Russo: “Avviata indagine della Prefettura”

Redazione Infocilento

AGROPOLI. “La Prefettura di Salerno ha avviato, di fatto, una vera e propria indagine al fine di accertare se sussistono i presupposti per lo spegnimento/dismissione dell’autovelox di Agropoli”. Lo ha annunciato l’Associazione “Noi Consumatori”, presieduta dall’avvocato Giuseppe Russo. Quest’ultimo nei giorni scorsi ha presentato un’istanza agli uffici di Piazza Amendola per evidenziare che l’apparecchio è privo di autorizzazione dell’Ente Gestore della Strada (ANAS). Non solo: secondo Noi Consumatori, infatti, il verbale di verifica del corretto funzionamento dello strumento per il controllo elettronico della velocità è datato solo 29 agosto, benché numerose sono le multe elevate anche nei mesi precedenti. “Nei verbali, però, veniva riportato che tale corretto funzionamento era stato già accertato, cosa non vera”, accusa Russo.

“Alla luce di questo materiale probatorio di una gravità ed importanza unica, la Prefettura di Salerno ha di fatto aperto una vera e propria indagine, dandone comunicazione al Comune di Agropoli, all’ANAS, al MIT e ovviamente a Noi Consumatori”, spiega il presidente dell’Associazione Giuseppe Russo. Secondo il legale l’azione della Prefettura rappresenta un punto di svolta per confermare la presunta irregolarità di un apparecchio contestato fin dalla sua installazione.

Sul caso sono state avviate procedure anche da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sia della Corte dei Conti, anch’esse sollecitate da Noi Consumatori. Ma non finisce qui perché l’avvocato Russo ritiene che debba interessarsi alla vicenda anche la magistratura penale. “Pensiamo che i verbali emessi costituiscano una falsità in atto pubblico e se teniamo conto, altresì, che il Comune illegalmente sta incassando il pagamento dei verbali al 100% laddove, per legge, il 50% dell’incasso spetta all’Ente Gestore della strada che, tuttavia, non ha mai dato alcuna autorizzazione e, di fatto, tale abusivo autovelox sta arricchendo le casse di questo Comune dissestato, meritevole di essere commissariato”, conclude il legale cilentano.

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