Manager agropolese vince causa contro azienda del mantovano, dovrà essere risarcito

Bruno Marinelli

Un ingegnere di Agropoli, Stefano Gallo, ha vinto una causa nei confronti di un’azienda mantovana, la Euromacchine Commerciale. La società è stata condannata dal tribunale al versamento degli emolumenti che mancano al professionista. Per capire bene, però, la vicenda, occorre inquadrare con accuratezza la storia del manager cilentano. Un emigrato, come tanti, che, dopo aver conseguito la laurea all’Università di Salerno, decide di recarsi in Turchia: lì infatti avrebbe potuto realizzare il suo sogno ed essere inserito nell’organigramma aziendale per esser retribuito per quel che ha dimostrato di valere con anni di faticoso studio. Un diritto che in Italia troppo spesso viene negato. Gallo resiste in Turchia per ben tre anni, ma è forte in lui la volontà di tornare in Italia: per tale motivo accetta l’offerta della società di Goito in provincia di Mantova. Lo prospettiva è allettante: si torna nella propria nazione con le stesse mansioni nei quadri dirigenziali e le stesse qualifiche. Peccato che poi la situazione prende un’altra piega con il lavoro di Gallo che non viene retribuito, mese dopo mese. Per tale motivo,assistito dal legale Carmine Gerardo Parisi, anch’egli di Agropoli, decide di sporgere causa all’Euromacchine, un’azienda che si occupa della realizzazione di attrezzature per cantieri, per disporre degli emolumenti che gli spettano. Dei giorni scorsi, puntuale, arriva la condanna del tribunale di Mantova: Gallo deve essere risarcito. Una vittoria importante anche per il suo legale che ha ottenuto un pignoramento di quattro mila euro ai danni dell’azienda, il valore di un generatore di energia elettrica. Dalla vendita, stabilita dall’ufficiale giudiziario, si dovrebbe ricavare la somma per l’accordo con il manager agopolese. Nei prossimi giorni è prevista un’ulteriore udienza per concludere degnamente la vicenda ed ottenere le spettanze previste. Soddisfatto il legale di Gallo, Parisi: ”L’arroganza dell’azienda non ci sorprende, ma con le armi della ragione e del diritto riusciremo a riportare in equilibrio la bilancia”. Le qualità manageriali di Gallo, tuttavia, non hanno tardato ad essere riconosciute nuovamente: ora è impiegato a Bologna presso la Bertazzoni, una prestigiosa azienda che si occupa della produzione di elettrodomestici. La vicenda del giovane adulto di Agropoli dimostra quanto a volte sia difficile in Italia far rispettare elementari diritti e strutturare con efficacia una democrazia fondata sul merito. Le tematiche legate alle ingiustizie sul lavoro sono ancora troppo presenti, in barba anche al primo articolo della nostra Costituzione.

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