Auto contro cinghiale, paura tra Laureana e Perdifumo

Ernesto Rocco

Continua a rappresentare un pericolo l’eccessiva presenza di cinghiali sul territorio cilentano. Sono sempre di più, infatti, gli ungulati che popolano le aree verdi del Parco e che si spingono finanche nei centri abitati. Se prima gli ungulati rappresentavano un problema principalmente per gli agricoltori, negli ultimi tempi rappresentano un pericolo anche per la popolazione. Lo dimostrano gli incidenti stradali che sono causati proprio da questi mammiferi. Pochi giorni fa un giovane che viaggiava a bordo della sua automobile in direzione San Marco di Castellabate ha impattato contro un cinghiale sulla via del Mare. Per fortuna l’automobilista è rimasto illeso ma la sua automobile ha riportato ingenti danni.

Episodio simile è capitato domenica notte tra Laureana Cilento e Perdifumo, sulla SP15 B. Questa volta erano una decina gli ungulati che in piena notte, in una zona priva di illuminazione, attraversavano la strada. Un’automobile che transitava in zona, nonostante la scarsa visibilità, si è fermata in tempo per far attraversare il gruppo di ungulati, poi ha ripreso la marcia impattando contro uno di questi che era nascosto in una curva. Anche in questo caso qualche danno all’automobile ma non alla persona che era all’interno.

Sempre più spesso, comunque, in particolare in questo periodo dell’anno e nella stagione invernale, i cinghiali si avvicinano anche ai centri abitati in cerca di cibo. Avvistamenti si segnalano da Montecorice, Castellabate e Pollica. Da qui l’ultima segnalazione da parte di una donna del posto che avrebbe addirittura avvistato un cinghiale dinanzi la sua abitazione, divenuta ostaggio di questi animali.

Da parte dei cittadini l’appello è diretto al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni affinché prenda le giuste contromisure. Di fatto, però, fin ora ogni soluzione adottata, dalle gabbie di cattura ai selecontrollori, si è rivelata non del tutto efficace. Lo stesso Parco ha ricolto un appello a Regione e Governo affinché prenda provvedimento per risolvere un problema che non riguarda solo il comprensorio del Cilento, ma tutta Italia. “Questi animali si riproducono a gran velocità, prima o poi saremo invasi se non si fa qualcosa. Siamo circondati”, denuncia un cittadino di San Mauro Cilento.

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