Concorso vigili ad Ascea: “Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”

Redazione Infocilento

Il Tribunale di Vallo della Lucania, nella persona del Giudice per le Indagini Preliminari Dott. Sergio Marotta, a conclusione delle indagini relative al concorso dei vigili urbani tenutosi ad Ascea nel maggio del 2015 (e diretto all’assunzione di due agenti di polizia locale ad Ascea a tempo indeterminato e part-time al 50% e alla formazione di una graduatoria di 30 idonei, dalla quale attingere per le assunzioni stagionali a tempo determinato), si pronuncia sulla vicenda e con sentenza dichiara il “ … non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”.
Pertanto, già nella fase dell’udienza preliminare, la sentenza ha sancito l’infondatezza dell’accusa per “insussistenza del fatto” e gli Amministratori, gli impiegati e gli altri indagati non sono stati rinviati a giudizio.

Unico impiegato che affronterà il processo, con giudizio abbreviato, è l’ex Responsabile di Polizia Locale Dott. Massimiliano Gabriele Falcone.
Soddisfatti gli avvocati Gaetano Di Vietri, Alessandro D’Agostino, Antonio Bruno, Marco Fimiani, Pasquale D’Angiolillo, Antonello Natale, Pantaleo Sansone, Carmine Giovine e Domenicantonio D’Alessandro, per il lavoro svolto e per aver visto accogliere dal GUP, senza ombra di dubbio, tutte le tesi difensive.

Tranquille e decise le dichiarazioni, in merito alla vicenda, del sindaco di Ascea avv. Pietro D’Angiolillo: “sapevo fin dall’inizio, ovviamente, che la condotta dell’Amministrazione comunale è sempre stata attenta e rispettosa della legalità; pertanto, con serenità abbiamo continuato il nostro lavoro ed atteso la decisione della Magistratura. E fin dall’inizio ero ben consapevole che qualche politico con giovanile superficialità, confondendo la realtà con la fantasia, si sarebbe adoperato nel tentativo di “utilizzare” la vicenda giudiziaria a scopi politici. Ma il tempo è galantuomo e la verità ha ricoperto di ridicolo le insinuazioni di chi, anche nell’ultima campagna elettorale comunale, pronosticava, in modo indecoroso ed insensato, lo scioglimento del consiglio comunale in connessione alla conclusa vicenda giudiziaria”.
Il sindaco non si ferma e con determinazione prosegue: “Questa vicenda non finisce qui, perché se è vero, come è vero, che la sentenza del GUP ha sancito l’insussistenza di fatti penalmente rilevanti, bisogna adesso accertare eventuali responsabilità da parte di chi, con dichiarazioni a mezzo stampa e con azioni varie, ha tentato di offendere la dignità altrui e di indirizzare le indagini verso direzioni interessate”

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