Omicidio Vassallo, il fratello Dario: “vicini alla verità”

Redazione Infocilento
Angelo Vassallo sindaco pescatore

“Secondo me siamo molto vicini alla verità”. Lo ha detto Dario Vassallo, fratello di Angelo, che in una intervista a La Repubblica svela che l’indagine potrebbe aver avuto una scossa e lui stesso avrebbe scoperto nuovi particolari fin ora sconosciuti che avrebbero fatto comprendere chi è l’assassino del sindaco pescatore.
“Ho detto tutto alla commissione Antimafia. Durante l’audizione dei giorni scorsi ho fatto i nomi di quelli che, secondo me, sono i responsabili dell’omicidio”, ha detto Dario Vassallo. L’omicidio è ancora avvolto dal mistero su cui Le Iene hanno riacceso i riflettori con l’inchiesta di Giulio Golia e Francesca di Stefano.

Proprio grazie al servizio della trasmissione di Italia 1 ci sono nuovi sviluppi sulle indagini. “Continuo a pensare che la vera svolta debba essere cercata qui, ad Acciaroli, dove ci sono tre o quattro personaggi che presto avranno un nome e un cognome”, ha detto Dario Vassallo.
Tre le puntate dedicate al caso: nella prima si è raccontato tutto quello che sembra non tornare nella ricostruzione di quella notte e tutti i dubbi ancora da sciogliere intorno all’omicidio. Nella seconda parte ci si è concentrati sul numero di carabinieri a vario titolo coinvolti nella vicenda: dal “carabiniere sordo” che non avrebbe sentito gli spari a pochi metri dal luogo dell’omicidio fino al colonnello Fabio Cagnazzo, che nelle ore successive all’omicidio avrebbe condotto alcune indagini senza mandato da parte della procura. Nella terza parte, Le Iene si sono concentrate invece sul giro di droga nella frazione di Acciaroli.

Secondo la Procura di Salerno, che coordina l’inchiesta condotta dai carabinieri, il movente più accreditato sarebbe proprio la guerra che il sindaco aveva dichiarato allo spaccio di droga. Dario Vassallo, si legge su Repubblica, chiede anche un incontro con il comandante generale dei carabinieri Giovanni Nistri. E riguardo all’audizione da parte della commissione Antimafia conclude: “Sotto quegli omissis ci sono i nomi di quelli che, a mio avviso, sono i responsabili dell’omicidio di mio fratello. E sono gli stessi nomi che avevo fatto nel 2018 in Procura”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version