Serie D: La Gelbison riceve il Taranto in una sfida tra tecnici emergenti

Bruno Marinelli
Stadio Morra

Mese di ottobre negativo anche per la Gelbison: con risvolti sicuramente meno negativi dei cugini agropolesi, ma per la squadra dell’emergente allenatore Alessio Martino, la vittoria, non le prestazioni, manca dal 29 settembre scorso quando i rossoblu si imposero al Vito Curlo di Fasano. I vallesi non hanno certo il più facile dei compiti questa domenica, quando al ”Morra” riceveranno un Taranto che è il vecchio leone ferito di questo campionato in grado di rivedere la luce in fondo al tunnel con il Panarelli bis grazie al 3-1 in rimonta della settimana scorsa allo ”Iacovone” contro il pur gagliardo Gladiator di Borrelli. Un’altra supersfida per i colori cari al presidente Maurizio Puglisi, ma da difendere c’è l’imbattibilità casalinga che dura dallo scorso anno. Servirà la prestazione d’orgoglio, anche per non essere risucchiati nelle zone basse di una classifica peraltro molto corta, anche se nessuno, nell’establishment vallese, ha mai pensato a qualcosa di più di una salvezza in un campionato come quello della Serie D che la Gelbison disputa ormai da un decennio. Dicevamo della squadra jonica, che ieri ha affrontato il Manduria in un test amichevole durato 70′ dove per lo più ha giocato chi non era sceso in campo nella sfortunata partita di coppa Italia col Fasano. Un Panarelli abile nello schierare moduli diversi grazie alla sua ottima batteria di trequartisti e che conosce l’ambiente dopo aver sfiorato la clamorosa rimonta in classifica al Picerno dello scorso anno. Tra questi c’è un vero fuoriclasse della categoria: quello Stefano D’Agostino che ha preso per mano il Taranto domenica scorsa ed in grado di entrare nella top ten dei migliori marcatori della formazione jonica. Lo scorso anno il suo omonimo, portierone della Gelbison gli parò di tutto nella gara di ritorno, con i vallesi capaci di imporre l’ 1-1 in trasferta, mentre furono sconfitti abbastanza sonoramente per 1-4 in casa. Domenica dovrebbe continuare ad essere 4-2-3-1 con il ballottaggio Sposito- Giappone tra i pali, anche se quest’ultimo era partito titolare prima di un infortunio che l’ha tenuto lontano per circa un mese. L’ agropolese Ferrara dovrebbe partire nuovamente dal primo minuto come terzino sinistro e per lui sarà una sorta di derby, mentre Manzo e Benvenga sarà la coppia centrale. In mediana la coppia over-under sembra funzionare (l’altro Manzo e Cuccurullo), mentre abbiamo parlato della pericolosissima trequarti che è, a parere di chi vi scrive, la più forte del girone con il già citato D’Agostino, l’ex Cavese Oggiano e Guaita a destra, ex Potenza. Puntero dovrebbe essere Favetta, ma rincalzi di lusso sono Genchi e Croce. Per opporsi al Taranto, Martino chiederà un atteggiamento, al solito, rispettoso ma senza timori reverenziali. Una formazione che dovrebbe essere quella tipo, con l’eroe di Leonforte Bernardino D’Agostino tra i pali. De Gregorio a sinistra, Mautone e Cassaro (che ha scontato la giornata di squalifica) e Caruso a destra dovrebbero comporre la retroguardia. Uliano-Diop in mezzo al campo sembrano funzionare con il primo geometra ed il secondo di rottura. Rizzo dovrebbe giocare titolare a sinistra nella batteria dei trequartisti (lui che è un’invenzione di Martino, dato che nasce come terzino sinistro), con Zanghi ed Esposito. In attacco potrebbe tornare titolare Tandara, a scapito di Varela, magari per colpire in velocità la retroguardia del Taranto che è composta sì da ottimi giocatori, ma non rapidissimi: in ogni caso la scelta definitiva si avrà dalla rifinitura al Morra di domani mattina. La gara di domenica 3 novembre, alle ore 14,30 sarà arbitrata da Sicurello di Seregno, i suoi assistenti saranno Bianchini di Frosinone e Rastelli di Ostia Lido.

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