Sversamenti nel Vallo, Pellegrino: “nel Parco un osservatorio per la tutela ambientale”

Katiuscia Stio

“Esprimo la mia amarezza e la più totale indignazione per le notizie di questi giorni, legate ai sequestri di ingenti quantità di idrossido di potassio, composto certamente tossico, nel Territorio del Vallo di Diano”, a dirlo il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino. Il riferimento è ai sequestri di cisterne contenenti rifiuti pericolosi operati dai carabinieri.

Proprio a questi ultimi va il ringraziamento del presidente Pellegrino il quale poi aggiunge: “Non posso non evidenziare una serie di problematiche sui temi legati proprio alla tutela ambientale. Nonostante l’adozione in Italia della legge sugli ecoreati, ottenuta dopo anni di lotta, la nostra legislazione presenta ancora diverse criticità, evidenziate dall’aumento dei crimini ambientali. Chi distrugge un Territorio, quindi la nostra salute e quella dei nostri figli, spesso se la cava con una semplice sanzione, senza considerare le prescrizioni legate alla durata infinita dei processi”.

“Sono stanco di vedere spesso proprio sui reati ambientali inchieste infinite che si chiudono con un nulla di fatto – aggiunge Pellegrino – Nel frattempo, c’è chi, non conoscendo ciò che realmente è accaduto, continua a parlare di sversamenti, di inquinamento della nostra Terrra, di presenza nei terreni di materiale pericoloso e di falde acquifere inquinate, determinando un ulteriore danno all’immagine della nostra Terra. Magari sono le stesse persone che gridano allo scandalo dello spopolamento e alla fuga dei giovani”.

Poi in relazione ai rischi per la salute, Pellegrino si appella alle autorità sanitarie: “ci dicano il numero delle patologie tumorali presenti nel nostro Territorio per poter fare un opportuno e utile confronto con l’incidenza nazionale”. E ancora: “il legislatore deve modificare e soprattutto semplificare la legge sui reati ambientali, perché a mio avviso chi viene trovato in possesso di materiale pericoloso e tossico senza le relative autorizzazioni deve pagare con pene severe, certe e possibilmente immediate; sui reati ambientali ci vogliono processi rapidi, ci vogliono pene certe, ci vogliono indagini dedicate. Chiediamo all’Arpac di analizzare le acque e i terreni dove si presumono siano stati fatti sversamenti. Chi lancia degli allarmi in tal senso ha il dovere e l’obbligo di indicarne i luoghi. Chi sa, parli e si smetta di gettare fango su un Territorio già notevolmente martoriato. Basta con l’omertà, basta con il qualunquismo, basta con le approssimazioni. È necessario investire sulle attività di prevenzione per una più efficace tutela ambientale e sulle incentivazioni per favorire lo smaltimento lecito dei rifiuti, in particolare di quelli pericolosi, per far sì che chi deve smaltire lo faccia a costi contenuti, evitando che gli stessi si possano rivolgere alle organizzazioni criminali”.

“Nei prossimi giorni chiederò un incontro al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa per chiedere iniziative specifiche sui temi elencati. Nel frattempo mi attiverò per istituire nel Territorio del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni un Osservatorio sulla tutela ambientale”, annuncia Pellegrino.

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