Dolcetto o scherzetto? Arriva la notte di Halloween

Letizia Baeumlin

Da giorni ormai come ogni anno ragnetti, scheletri, vampiri e zucche adornano le vetrine di ogni negozio, biscottini spaventosi sono la gioia dei più piccini. “Dolcetto o scherzetto”? Nelle prossime ore sarà la frase che sentiremo recitare dopo il trillo del citofono. Bambini mascherati da scheletri, fantasmi, streghette e zucche si divertiranno e faranno il pieno di dolciumi, così da anni ormai prende piede anche nel nostro territorio questa “festa” tutta Americana ma cos’è e quali sono le vere origini?

Le sue origini risalgono all’800 D.C. con la nascita della società Celtica: un popolo prevalentemente di allevatori di bestiame. Halloween sarebbe in effetti il Capodanno Celtico (Samhain), che tradotto vuol dire “fine dell’estate”. La notte tra il 31 ottobre ed il primo novembre si festeggiava il passaggio dalla stagione fertile a quella “morta” ringraziando le anime dei defunti per il proficuo raccolto. Per i Celti questo giorno era importantissimo poichè per loro durante lo Samhain il mondo dei vivi era in stretto contatto con il mondo dei morti.

Tradizione vuole per i Celti festeggiamenti sulle colline con l’accensione di un fuoco sacro dove venivano poi dati in sacrificio degli animali. Per il ritorno a casa ad illuminare il percorso erano delle zucche svuotate e riempite con le braci del fuoco sacro, di qua l’usanza delle zucche luminose.

Dopo la metà del XIX secolo questa festa si diffuse in America ma con tutt’altro significato ossia baldoria e consumismo. Negli ultimi anni la festa ha raggiunto l’Europa e l’Italia assimilandone, in alcuni casi, gli aspetti peggiori.

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